Stando a indiscrezioni di Motor.es, sono in arrivo per il 2026 muovi motori a benzina e diesel BMW: lo dimostra la fuga di alcuni brevetti registrati dal costruttore presso l’Ufficio europeo per la proprietà intellettuale. Obiettivo dell’azienda tedesca, superare gli standard Euro 7 in modo più agevole rispetto a quanto facciano le MHEV (mild-hybrid) a 48 Volt. La Casa bavarese punta solo sul propulsore termico, senza l’aggiunta di quello elettrico.
Cosa nascondono i brevetti BMW dei motori termici
Chi ha avuto modo di interpretare i brevetti vi legge un miglioramento dell’efficienza dei motori a benzina e dei diesel. Il segreto sta in un sistema di accensione a precamera, lo stesso principio applicato nei propulsori a gasolio utilizzati fino agli anni 1980, ma adattato con importanti modifiche ai sofisticati powertrain. Il passato che torna per essere modificato, un’evoluzione della specie.
Cosa si vede
Nei brevetti, c’è la struttura di una nuova candela con elettrodi di accensione e di massa separati. Questo migliora la gestione termica e riduce il rischio di accensioni involontarie ad alti carichi motore. Gli schemi tecnici mostrano una precamera con alcune aperture collegate alla camera di combustione principale.
Ma con l’elettrico si va avanti
Intanto BMW in tutto il mondo crea cinque nuovi siti di assemblaggio per le batterie ad alta tensione di sesta generazione: a Irlbach-Straßkirchen (Germania), Debrecen (Ungheria), Shenyang (Cina), San Luis Potosí (Messico) e Woodruff (Usa). La Neue Klasse sarà la prima a incorporare le nuovissime celle cilindriche. Queste rappresentano un salto tecnologico da parte del BMW Group e offrono una densità energetica, tempi di ricarica e autonomia notevolmente migliorati. Dove sono gli impianti per la precisione? Situati il più vicino possibile agli stabilimenti dei veicoli, in linea con il principio “local for local”.