La nuova Tesla Model Y Juniper (corposa rivisitazione) è in produzione sia in Cina sia, adesso, in Germania: nelle Gigafactory di Shanghai e Berlino (Grünheide, che rifornisce 37 mercati, principalmente in Europa, ma anche in Medio Oriente e a Taiwan). Obiettivo del via alle operazioni in terra tedesca, aumentare le vendite di elettriche in Europa, dove il mercato full electric è un flop perché i consumatori sono disorientati da politiche Ue contraddittorie. Si va dalla necessità di vendere solo elettriche ai dazi anti auto Made in China, fino all’assenza delle essenziali colonnine.
Aggiornamento necessario
L’aggiornamento segna il primo importante restyling della Tesla Model Y dal suo debutto nel 2020. La nuova versione a trazione posteriore (RWD) ha 39 km di autonomia in più rispetto al precedente modello Y (554 km contro 593 km in condizioni CLTC, criteri meno severi di quelli Ue). La velocità di ricarica massima è di 250 kW. Numeri nuovi per combattere la concorrenza sfrenata dei marchi cinesi.
Un terzo posto che Tesla non vuole vedere
Tesla in Germania è scesa al terzo posto: per Musk, questo è inammissibile: meno 26 mila unità nel 2024, attestandosi a circa 38 mila veicoli, in base ai dati della Kba (Autorità Federale Tedesca per il Trasporto Automobilistico). L’azienda yankee medaglia di bronzo dietro Volkswagen e BMW. “Il mercato tedesco delle auto elettriche è in calo, ma siamo riusciti a compensare questa situazione in modo soddisfacente”, s’è giustificato André Thierig, direttore dello stabilimento. Grünheide. In generale, nel 2024, la Casa texana ha registrato il primo calo di consegne in oltre un decennio, con 1,79 milioni di veicoli a livello globale. Mentre la cinese BYD attacca a tutto spiano.