La Mitsubishi Colt torna in Europa nel 2023 e festeggia il sessantennale dall’introduzione del primo modello della serie. Contribuirà ad ampliare la gamma di Mitsubishi Motors che si presenterà così con modelli competitivi nelle principali categorie di mercato europei. La giapponese va a inserirsi nell’affollato segmento B europeo dopo quasi 10 anni di assenza, con la nuova generazione di berline a cinque porte.
Nuova Mitsubishi Colt: ritorno al futuro
Insieme alla Space Star, alla nuova ASX recentemente annunciata e all’Eclipse Cross PHEV, la nuova Colt amplierà considerevolmente la copertura del mercato. Utilizzato per la prima volta nel 1962, il nome Colt ha una ricca eredità che ha caratterizzato varie generazioni di vetture, principalmente compatte, in tutto il mondo, diventando uno dei modelli più noti di Mitsubishi. Quella più recente, prodotta anche in Europa, tra il 2004 e il 2014 ha venduto oltre 400.000 unità nella regione. Vedi foto giù.
Sarà caratterizzata da una gamma completa di propulsori e sarà prodotta nello stabilimento Renault di Bursa in Turchia. Come la prossima ASX, si basa sulla piattaforma CMF-B dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi.
Per Frank Krol, presidente e CEO di Mitsubishi Motors Europe, l’arrivo nel 2023 della nuova berlina 5 porte COLT e della nuova ASX annunciata in precedenza, amplierà notevolmente l’offerta della Casa nipponica.
Alleanza a tutto elettrico
Ricordiamo che, qualche settimana fa, durante una conferenza gestita in streaming da Parigi, Tokyo e Yokohama, l’Alleanza costituita da Renault, Nissan e Mitsubishi Motors ha annunciato una nuova roadmap 2030 comune dedicata ai veicoli elettrici e alla mobilità connessa. Per i prossimi 5 anni sono previsti ulteriori investimenti per 23 miliardi di euro dedicati alla sola elettrificazione, più del doppio di quanto è già stato investito dalle tre aziende nel campo degli EV (10 miliardi). L’Alleanza punta ad arrivare a un totale per i marchi delle tre aziende di 35 nuovi veicoli 100% a batteria nel 2030 basati sulle 5 piattaforme EV comuni, compresa la nuova architettura CMF-BEV che sarà lanciata nel 2024.
Il principale obiettivo illustrato da Senard assieme ai tre CEO delle singole aziende (Luca de Meo per Renault, Makoto Uchida per Nissan e Takao Kato per Mitsubishi Motors) è un più esteso uso di piattaforme comuni per raggiungere una condivisione dell’80% nel 2026 (oggi è al 60%) dei 90 modelli previsti dai vari brand. Ad esempio, la piattaforma comune per i segmenti C e D sarà utilizzata per 5 modelli di 3 marchi dell’Alleanza (Nissan Qashqai e X-Trail, Mitsubishi Outlander, Renault Austral e il prossimo suv a 7 posti).