Hyundai ha avviato la produzione in serie della nuova Hyundai Kona Electric nello stabilimento di Nosovice, nella Repubblica Ceca. Hyundai prevede di produrre circa 21.000 unità entro la fine di quest’anno e altre 50.000 l’anno prossimo. Sono due le versioni previste al momento: il modello da 115 kW con batteria da 48,4 kWh per un’autonomia WLTP fino a 377 chilometri. Il modello di punta da 160 kW con batteria da 65,4 kWh (514 chilometri WLTP).
Partita la produzione della nuova Hyundai Kona Electric in Repubblica Ceca
Entrambe le varianti sono costruite a Nosocive da Hyundai Motor Manufacturing Czech (HMMC) nell’est del paese. Hyundai conferma inoltre che le celle della batteria della nuova Hyundai Kona Electric saranno prodotte da LG Energy Solution a Wroclaw, in Polonia. L’impianto di batterie si trova quindi a soli 230 chilometri di distanza.
L’assemblaggio delle batterie ad alta tensione avverrà quindi nuovamente presso HMMC, nello stesso stabilimento in cui fino alla fine del 2021 venivano prodotte le trasmissioni manuali per autovetture. Con le celle LG della Kona Electric diventano chiare le leggere differenze rispetto alla seconda generazione della Kia Niro EV: è noto che Kia è passata dalle celle LG a quelle di CATL per la sua batteria da 64,8 kWh ma la Niro EV non sarà costruita in Europa.
Hyundai prevede che la nuova Hyundai Kona Electric rappresenterà circa il 15% della produzione totale dello stabilimento entro la fine del 2023. “Uno dei motivi per cui ciò è possibile è che il veicolo elettrico di HMMC sarà consegnato in altri 20 paesi oltre agli attuali 22 mercati esclusivamente europei”, afferma Hyundai.
Tra i nuovi paesi target del modello elettrico figurano anche la Turchia e Israele, nonché le isole della Riunione e Guadalupe. E in futuro a Nosovice verranno costruite anche le versioni con guida a destra per la Gran Bretagna, l’Irlanda e Cipro. Nell’annuncio dell’inizio della produzione, i coreani sottolineano che i tecnici cechi “hanno partecipato in modo significativo allo sviluppo del nuovo modello per l’Europa”, a partire dalle prime bozze.