Va di moda parlare di boom delle vendite di auto elettriche nel mondo. I primi che diffondono queste pseudo notizie nel web sono in malafede: sanno di dire bugie. Gli altri fanno copia e incolla perché devono pubblicare qualsiasi idiozia al volo senza fare nessun controllo. Come fanno a barare?
10 segreti per comunicare fake elettriche
1) Si appoggiano a report di società autorevoli. Così si parano le spalle. In questo caso, sono EV Volumes e IEA. Ossia società pulite, oneste, trasparenti.
2) Prendono solo i numeri utili, scartando i numeri che danno fastidio. Pertanto dicono: nel 2023, sono state vendute 14,2 milioni di auto elettriche. Ecco il dato falso. Seconda bugia: +35% sul 2022.
3) Dimenticano una cosina piccola piccola: nel 2023, sono state vendute 10 milioni di auto elettriche, più 4,2 milioni di ibride plug-in; non 14,2 milioni di auto elettriche. Se io vendo 10 pere e 4,2 mele, vendo 14,4 unità di frutta: non vendo 14,4 pere.
4) Fingono di non aver visto queste parole di IEA: “Throughout this report, unless otherwise specified, ‘electric cars’ refers to both battery electric and plug-in hybrid cars, and ‘electric vehicles’ (EVs) refers to battery electric (BEV) and plug-in hybrid (PHEV) vehicles”. “In questo rapporto, se non diversamente specificato, ‘auto elettriche’ si riferisce sia alle auto elettriche sia alle auto ibride plug-in, e ‘veicoli elettrici’ (EV) si riferisce ai veicoli elettrici a batteria (BEV) e ibridi plug-in (PHEV)”. Capito? Auto elettrificate = elettriche + ibride plug-in. Frutta = pere + mele.
Il grafico è eloquente: boom delle ibride plug-in
5) Fingono di non vedere il grafico nel 2023. Il verde (le pere, le elettriche) sale di pochissimo. E sale molto meno rispetto al trend di crescita degli anni prima. L’azzurro (le mele, le ibride plug-in) salgono di tantissimo, proseguendo il trend di crescita.
6) Dimenticano di dire un robetta da nulla. Nel 2023, le vendite di auto elettriche nel mondo sono state supportate da ecobonus statali straordinari a livello globale. Nel 2024, la differenza si sconterà.
7) Omettono di evidenziare che la crescita della rete infrastrutturale (colonnine) va a rilento.
8) Scordano che il prezzo della corrente schizza alle stelle. Senza considerare che il ciclo vita della batteria non viene preso in esame: produzione e smaltimento inquinano tantissimo.
Ue confusa e disordinata: scossa alla rovescia
9) I continui black out estivi stancano: la causa sono i condizionatori. Se ora, con poche auto elettriche in ricarica, la rete non regge, chissà cosa accadrebbe qualora molte full electric fossero a fare il pieno.
10) L’Unione europea, sotto questo profilo, è un disastro totale. Politiche ambientali e doganali oscure, strategie industriali oscillanti per via dell’incertezza dei decisori politici. Retromarce di numerosi costruttori e obiettivi rimandati a chissà quando. Il consumatore lo sa. E mentre prima l’Ue demonizzava il termico, come per magia spunta il termico con gli e-fuel: qualcosa non quadra. La realtà è che il boom lo stanno facendo le auto ibride plug-in: non le elettriche. Sono macchine che hanno un motore termico grosso come una montagna, il cuore del veicolo. Lo sanno bene i cinesi, i quali diversificano il portafoglio: hanno da piazzare elettriche e ibride plug-in in base a come e dove tira il vento. BYD è un gigante di elettriche e ibride plug-in, in particolare.