Novità automobilisti: prezzo carburanti e nuova applicazione smartphone per risparmiare

giacomo mazzarella
Benzina
Benzina

Le proteste sono state subito veementi per quanto concerne l’operato del governo Meloni in materia carburante. E non poteva essere altrimenti visto che il prezzo della benzina e del gasolio è tornato a salire con il nuovo governo per via del passo indietro sulle accise. In pratica il governo ha deciso di non prorogare l’agevolazione introdotta dal governo Draghi sul prezzo dei carburanti. Una cosa che di fatto ha portato alle lamentele dei consumatori finali cioè degli automobilisti e perfino dei benzinai. Oltre naturalmente alla questione di parte della politica. Sui benzinai si è sfiorato il paradosso, con questi ultimi, accusati per un certo periodo di praticare attività volte a penalizzare gli automobilisti nel rifornimento. In pratica, benzinai accusati di speculazione. Tanto è vero che non sono mancati scioperi e mobilitazioni di questi professionisti. Fatto sta che c’è stato un periodo in cui il governo ha deciso quasi di giustificare l’incremento del prezzo dei carburanti con l’operato del benzinaio. Ma lasciando da parte le polemiche, adesso arriva il nuovo DL carburanti. Un nuovo decreto con novità molto importanti per gli automobilisti.

Il governo è attento al costo del carburante

Basterebbero le dichiarazioni del ministro Salvini per dare una certa importanza al DL carburanti che il 21 dovrebbe dovrebbe passare al Senato dopo il voto di fiducia e quindi con testo bloccato di oggi 20 febbraio alla Camera. Se il prezzo dei carburanti salirà di nuovo sopra i 2 euro a litro, il governo interverrà e lo farà con il taglio delle accise. Queste le parole usate da Salvini per tranquillizzare in materia di rifornimento gli utenti finali. Come dicevamo oggi 20 febbraio il testo del decreto è arrivato a Montecitorio, con la Camera dei Deputati che ha dato l’ok con 174 voti favorevoli. E dopo che il governo ha posto il voto di fiducia, anche il Senato dovrebbe domani dare il via libera definitivo al testo. Un testo rettificato rispetto a quello originario che dovrebbe quindi entrare in vigore subito.

Cosa succede con il nuovo Dl carburanti

Per i benzinai con il nuovo testo resta l’obbligo di esporre i cartelloni al pubblico non solo con il prezzo del carburante che loro stesso praticano. Ma anche con il prezzo medio. La novità riguarda le nuove tecnologie che entrano in campo per agevolare i consumatori. Perché per gli automobilisti arriva una applicazione di quelle moderne, consultabili via smartphone. Tutto nell’indirizzo della trasparenza, perché se il consumatore deve sapere quanto pagherà a litro presso il distributore prescelto, deve capire quanto costa di più o di meno il carburante rispetto alla media.

Le novità nel dettaglio

Come si legge in una nota Ansa, entro il 15 marzo i benzinai dovranno mettere esposti al pubblico i cartelloni prima citati, con i prezzi medi del rifornimento. E questo sia su strade che sulle autostrade. di esporre i cartelloni con la media dei prezzi di riferimento accanto ai prezzi praticati. Per le pompe di benzina sulla rete non autostradale, il prezzo medio da esporre sarà quello riferito a tutta la Regione dove è situata genericamente la pompa di benzina o gasolio. Naturalmente l’obbligo di esposizione ne nasconde un altro. Che è quello che riguarda gli esercenti, tenuti a comunicare al Ministero delle Imprese i prezzi applicati. Infatti saranno i dati che gli stessi esercenti hanno comunicato al Ministero a determinare le medie che verranno calcolate in maniera apicale e fornite agli stessi esercenti.

Sanzioni e novità dal Dl per i distributori di benzina e gasolio

aumento benzina

Tornando all’applicazione per smartphone, le dotazioni sono importanti per permettere questa operazione che consentirà il controllo dei prezzi del rifornimento per tutti gli utenti della strada. Basti pensare che solo per l’anno in corso sono stati stanziati 500mila euro (ed altri 100mila nel 2024). Per gli esercenti che non si adegueranno all’obbligo della giusta cartellonistica, ecco che sono previste sanzioni pesanti che possono andare da un minimo di 200 euro ad un massimo di 2.000 euro. Si rammenda che l’obbligo di esposizione è ad aggiornamento settimanale. E per i casi di reiterazione di inadempienza da parte dei distributori di benzina, c’è il rischio di subire la sospensione dell’attività per periodi di diverse giornate in base alla gravità dell’inadempienza. Sanzione che va da 1 a 30 giorni di sospensione delle attività per chi in due mesi si rende responsabile di 4 mancati adempimenti ai nuovi obblighi di trasparenza.

Il ruolo del Garante della Sorveglianza sui Prezzi

Il decreto nasce da una intesa trovata dopo le recenti polemiche e mobilitazioni dei distributori. Infatti le sanzioni citate sono state ridotte di portata proprio alla luce delle contestazioni. Ma allo stesso tempo aumentano i poteri di quello che è il Garante della Sorveglianza sui Prezzi. Che di trimestre in trimestre, redigerà il report che mira a prevenire e perseguire comportamenti che vadano nella direzione di scorrettezza nei confronti degli automobilisti. Nasce quindi anche una Commissione che avrà il compito di monitorare e scovare questo genere di comportamenti.

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