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Notifiche delle multe: aumento batosta ad aprile 2025

Rincaro del 30,5% in tre anni per le notifiche delle multe.

Legnata agli automobilisti con un aumento tremendo delle notifiche delle multe dal 3 aprile 2025: siamo al +30% in tre anni. Lo fa sapere l’Asaps (Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale). È il quinto rincaro, partendo da giugno 2022, marzo 2023, luglio 2023, agosto 2024 e finendo a marzo 2025. Poste Italiane nella comunicazione di questo mese modifica le condizioni economiche dei Servizi Universali di corrispondenza e pacchi. 

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Boom spese di notifica

Le tariffe dell’Atto Giudiziario, comprensive della quota forfettaria di CAN e CAD, subiranno modifiche in tutti gli scaglioni di peso. L’importo complessivo dovuto per invii accettati presso gli Uffici Postali fino a 20 grammi, varierà da 11,6 euro a 12,4 euro, mentre per gli invii accettati presso i centri business (anche con l’opzione bolgetta), utilizzati dagli organi di polizia stradale, ivi compresi quelli dei Servizi Integrati Notifiche, varierà da 11,17 a € 11,95. Tale incremento sarà applicato anche alle tariffe di recapito di Atto Giudiziario Business Online. Eravamo a 9,5 euro di giugno 2022 e siamo a 12,4 euro, quasi tre euro in meno di tre anni, con un aumento stratosferico del 30,5%. 

Da 42 euro di base a 70 euro: 28 euro di spesa extra mostruosa per la notifica

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Attenti però che l’extra costo è incredibile: la spesa in più rispetto alla contravvenzione vola verso lo spazio. Per esempio, un verbale da 42 euro per un divieto di sosta avrà un aggravio di 12,4 euro si spese postali, cui sommare le spese procedurali che variano a seconda dell’organo di polizia che la notifica, dai 3 ai 20 euro per alcuni comandi di Polizia Locale. Totale 70 euroSi decolla da quota 42 euro e si va lassù a 70 euro.

Rincaro del 30,5% in tre anni per le notifiche delle multe.

Notifiche delle multe boom, tutto in regola

La delibera 51/2025 dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dice che è tutto in regola. Vanno considerati gli incrementi dei costi di produzione derivanti dalla riduzione dei volumi di invii postali registrata nella rete di servizio universale e, nel contempo, la necessità di consentire a Poste Italiane il recupero dell’inflazione registrata a partire dal secondo semestre del 2023.

Momento tremendo

Dopo lo choc di 30 anni di multe da autovelox non omologati, a rincari record per l’invio delle stesse multe da autovelox e da altro: non c’è pace per l’automobilista bancomat, sempre più vessato.

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