Basta, non se ne può più: quando uno prende un’auto a noleggio in Italia ci capisce poco di quello che c’è scritto nel contratto. Adesso, Antitrust scatenato: sanzioni di oltre 18 milioni ad Avis, Hertz, Centauro, Green Motion, Noleggiare e Drivalia per clausole vessatorie. Le sei società di noleggio auto imponevano una “fee” (pagamento) ingiustificata al cliente per la gestione delle multe e per gli omessi pagamenti di parcheggio o pedaggio. L’Autorità ha anche disposto di eliminare queste clausole dalla modulistica contrattuale perché causano un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi a carico dei consumatori. Quale clausola? Obbligo del locatario della vettura di pagare un importo forfettario per gestire la pratica amministrativa. Correlata a ciascuna multa irrogata per infrazione stradale oppure omesso pagamento di tariffe di parcheggio o pedaggio durante il periodo di noleggio.
L’importo aggiuntivo previsto dalla clausola non è giustificato. Le società di autonoleggio, infatti, devono solo trasferire all’Ente accertatore dell’infrazione i dati identificativi dei clienti: dice il Garante. Con addebito sulla carta di credito del consumatore, in base a pre-autorizzazione fornita all’atto della sottoscrizione del contratto di noleggio. Per legge, ogni società deve eliminare la clausola dalla propria documentazione contrattuale.
Noleggio auto, zero spese extra
Per esempio, uno di questi contratti dice: “Il cliente è tenuto a pagare l’eventuale quota per la responsabilità economica derivante da danni e furto del veicolo, le spese per la pulizia extra, il carroattrezzi, i pedaggi, i parcheggi, le sanzioni amministrative per violazioni del Codice della strada nonché le relative spese per la gestione amministrativa”. No: multe e pedaggi no, sostiene l’Antitrust.
O ancora: “il cliente è tenuto a pagare gli importi dei parcheggi o sanzioni amministrative relativi al periodo di noleggio. Deve a pagare le spese per la gestione amministrativa di ciascuna sanzione”. No, parcheggi e multe no per il Garante.
Nessuna responsabilità economica: fine della storia
“Il cliente è inoltre tenuto a pagare l’eventuale quota per la responsabilità economica derivante da danni e furto del veicolo, le eventuali spese per la pulizia extra, per il carroattrezzi, per i pedaggi, per i parcheggi, nonché le sanzioni amministrative per eventuali violazioni delle norme che regolano la circolazione stradale e per mancato pagamento dei parcheggi e/o pedaggi, nonché l’importo dovuto per la gestione logistica, contabile, informatica e legale di ciascuna sanzione amministrativa elevata nel Paese in cui è condotto il veicolo, nonché per i rischi ad essa connessi”. No, parcheggi e multe no per l’Autorità.
Non vale neppure questa: “Oltre a qualsiasi multa o addebito a tuo carico, potremmo anche richiederti il pagamento di una spesa amministrativa per coprire il tempo e i costi da noi sostenuti nella gestione di queste pratiche”. Vincono i consumatori, vince il diritto del cliente alla trasparenza nel noleggio.