Tormentata da guai finanziari, Nissan cerca un socio: la fusione con la ricca Honda è saltata. Allora, si fa il nome di Tesla. Un gruppo di personaggi di spicco della politica e dell’economia del Giappone ha ideato una strategia, dice il FT: contattare la Casa di Musk e proporle di investire in Nissan. Il progetto è di Hiromichi Mizuno, ex membro del board della Tesla. Assieme all’ex primo ministro Yoshihide Suga (premier tra il 2020 e il 2021) e al consigliere speciale Hiroto Izumi, che avrebbero fornito il loro appoggio al promotore dell’iniziativa.
Tesla avrebbe un ritorno economico?
Se Tesla entrasse dentro Nissan come investitore strategico, potrebbe sfruttare gli impianti della Casa nipponica negli Stati Uniti: Smyrna e Decherd, in Tennessee; Canton, in Mississippi. Ma Musk ha detto no, almeno per adesso. Così come Trump desidera: più produzione delle Case auto in Usa. Quindi la società orientale e quella Usa magari assieme per l’auto elettrica a guida autonoma. La risposta di Elon: “La fabbrica Tesla è il prodotto. La linea di produzione di Cybercab non ha eguali nell’industria automobilistica”. “Per Tesla, è difficile pensare che ci siano vantaggi nell’acquisire Nissan”, ha detto a Bloomberg Yasuhiko Hirakawa, responsabile degli investimenti di Rakuten Investment Management: “È difficile immaginare qualcosa che Tesla abbia bisogno e che Nissan possa offrire”.
Guai Nissan: junk (spazzatura) per Moody’s
Moody’s ha abbassato da Baa3 a Ba1, quindi a junk (spazzatura), il rating senior non garantito sulla società: outlook sempre negativo. Questo “riflette il deterioramento e l’aspettativa di una debolezza continua nel profilo di credito di Nissan, in particolare del suo free cash flow, negativo nell’esercizio fiscale 2024, in gran parte a causa del calo degli utili, e del margine ebit del business automobilistico che stimiamo rimarrà negativo fino all’anno fiscale 2025”. Poi, ci sono rischi associati al piano di ristrutturazione: tagli dei costi per 400 miliardi di yen entro fine anno fiscale 2026. Si vedrà se la taiwanese Foxconn (fa anche gli Apple iPhone) si farà avanti per una cooperazione con Yokohama.
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Nissan con Apple
Apple – che in passato ha investito fior di quattrini nell’auto, senza poi farne nulla – è un secondo investitore perfetto per Nissan. Lo dicono – riporta il FT – alcuni membri del CDA della società orientale. Per adesso, nessuna replica da Cupertino.
Risultato: boom Nissan in Borsa
Chi ha scommesso sulle azioni Nissan in Borsa, che vanno male da anni, ha fatto il colpaccio: dopo le voci su Tesla e Apple, +9,47% a Tokyo. Chiusura a 458,8 yen.