NIO: non convince il riscorso contro Audi che ne contestava la denominazione dei modelli

Natale LiVecchi Autore Auto
Nio ET5

Audi e NIO Motors hanno avviato il 2023 con una battaglia legale per uso inappropriato dei nomi commerciali da parte del costruttore cinese. I tedeschi del Costruttore dei Quattro Anelli hanno citato in giudizio il costruttore cinese per l’utilizzo di nomi che confondono i clienti, con conseguenti danni derivanti. Una prima battaglia vinta e contro la quale NIO ha presentato ricorso con una argomentazione che però non appare particolarmente convincente.

Il grosso problema della perdita di un processo è che l’imputato è tenuto a pagare tutte le spese processuali, sue e dell’altro, oltre a rispettare la pena inflitta. Ma nella vicenda giudiziaria intercorsa tra Audi e NIO Motors si va ben oltre, visto che il costruttore asiatico è costretto a rinominare i propri modelli elettrici venduti in Europa, dopo tutta la strategia pubblicitaria e commerciale messa a punto e già messa in pratica.

È la conseguenza dell’utilizzo di nomi commerciali protetti dalla casa automobilistica di Ingolstadt, che hanno capito come foneticamente possono creare confusione tra i clienti e incorrere in gravi danni, visto che un’Audi S6 e S8 non hanno nulla a che fare con le NIO ES6 ed ES8, ovvero i SUV elettrici del costruttore orientale. Questo è stato proprio il fattore scatenante per il quale Audi ha intentato la relativa causa e l’ha vinta, ma solo in prima istanza, contro NIO. Ora, la stessa NIO ha colto l’occasione per contrattaccare con una risorsa che si è però imbarcata in un viaggio molto difficile, perlomeno secondo quanto riportato da una testata tedesca specializzata.

L’appello di NIO contro Audi ha una base giuridica molto scarsa

Il tribunale regionale di Monaco ha emesso la sua sentenza dopo aver sentito entrambe le parti, intendendo la stessa cosa per quanto riguarda Audi: ovvero che i nomi ES6 ed ES8 di NIO potrebbero suonare come versioni elettriche delle Audi S6 e S8 e quindi creare confusione per i clienti, condannando il marchio cinese a cambiare il nome di questi due modelli che sono già in vendita in Norvegia, ma non ancora in Germania, il che è indifferente perché il cambio di nome influisce sulla commercializzazione di entrambi su tutto il territorio europeo.

Audi Activesphere

Se l’ingiunzione del tribunale non sarà rispettata, NIO rischia il pagamento di una sanzione fino a 250.000 euro e fino a sei mesi di reclusione per il responsabile di NIO Motors in Germania. Ma lungi dal conformarsi alla decisione, e avvalendosi del proprio diritto di appello in caso di disaccordo, il costruttore asiatico di auto elettriche ha presentato alcune argomentazioni per nulla convincenti, sottolineando che “i clienti vengono preventivamente informati su Internet, sui cataloghi o attraverso i media specializzati conoscendo tutti i dettagli di qualsiasi modello a disposizione”.

Le informazioni diffuse ai clienti, sono la chiave dell’appello di NIO contro Audi

Hui Zhang, vicepresidente del gruppo NIO, ha sottolineato che “nessuno sceglie a caso una NIO quando vuole un’Audi S e viceversa, sapendo perfettamente come distinguerle”. La cosa curiosa di questo caso è che NIO non si è arresa e ha già deciso di rinominare la nuova ES7 in EL7 prima del suo lancio in Europa, quindi questa è stata esclusa dal contenzioso. Questo appello è un grosso problema per NIO, non solo a causa della sua scarsa argomentazione, ma perché non sarà il tribunale distrettuale di Monaco incaricato degli affari commerciali a risolvere questo appello, ma un’istanza superiore. Cosa che non garantisce che questa si esprimerà a suo favore.

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