Il produttore cinese di veicoli elettrici Nio sarebbe intenzionato a riservare il lancio del suo primo modello ibrido, previsto per il 2026, ai mercati esteri, a partire da quelli di Medio Oriente, Nord Africa ed Europa. Ad affermarlo è un media cinese, Yicai, ripreso dall’agenzia di stampa Reuters, che a sua volta cita due persone le quali sarebbero a conoscenza della questione.
Occorre sottolineare come si tratti di una sostanziale novità, per Nio. La casa asiatica, infatti, fino ad oggi ha prodotto esclusivamente veicoli elettrici puri. La decisione di costruire un veicolo ibrido deriva dalla necessità di attrezzarsi al meglio al fine di affrontare le sfide cui si trovano davanti le aziende cinesi che vendono EV nei mercati esteri. Per bypassare le barriere commerciali erette nei confronti delle auto elettriche prodotte all’ombra della Grande Muraglia, Nio ha quindi deciso di passare il Rubicone e produrre un ibrido. Anche in considerazione del crescente successo di questo genere di motorizzazione, a livello globale.
Nio: cosa sta accadendo?
Stando a quanto riferito nella giornata di venerdì, Nio sarebbe intenzionata a produrre un ibrido da riservare ai mercati esteri. La produzione avverrebbe tramite il marchio Firefly e risponderebbe agli input forniti dal principale investitore della casa cinese, ovvero l’Abu Dhabi CYVN Holdings. In pratica, questo veicolo sarebbe la risposta alle esigenze del Medio Oriente, ove le infrastrutture di ricarica non sono ancora pronte per una adozione di massa delle auto elettriche.
Sin qui, però, stiamo a quanto hanno affermato le fonti consultate da Reuters, le quali hanno preferito restare anonime, in quanto il piano è ancora riservato. Il lancio sarebbe previsto per la fine del 2026 e la consegna inizierà nel corso dell’anno successivo, stando a quanto affermato da una delle due fonti in oggetto. Inoltre, il modello non sarà venduto in Cina, dove Nio continuerà a offrire solo EV con batterie intercambiabili.
La stessa azienda, dal canto suo, ha rifiutato di commentare il piano. Mentre ha precisato che il marchio Firefly utilizzerà la tecnologia EV pura, senza però fornire ulteriori dettagli. Nio, comunque, presenterà il primo modello con il nuovo marchio al suo evento annuale del 21 dicembre. L’azienda cinese confida sul fatto che il modello possa essere venduto nel mercato di massa europeo grazie alla dotazione di un design in grado di soddisfare la preferenza dei consumatori europei per auto agili e di piccole dimensioni.
Nio e i dazi doganali dell’Unione Europea
Naturalmente, anche Nio si trova a dover convivere, al momento, con i dazi doganali aggiuntivi che L’Unione Europea ha imposto alle auto elettriche prodotte in Cina. Quelli elevati sulle vetture della casa oltrepassano il 20% e si vanno ad aggiungere alla tariffa base del 10%. Mixando gli uni e gli altri, verrebbe ad essere minata proprio la competitività di Firefly, cosa che spiegherebbe la nuova strategia in discussione.
I veicoli ibridi, infatti, sono esenti dalle nuove tariffe, in quanto non godono delle sovvenzioni che il governo di Pechino ha riservato agli EV. Possono quindi penetrare più facilmente sul mercato europeo e intercettare non solo l’ansia da prestazione, ma anche le necessità di prezzi convenienti dei consumatori della regione.
Nel corso del 2023, Nio ha ricevuto 2,2 miliardi di dollari di investimenti da CYVN Holdings, che sono andati ad attutire per la gran parte la pressione sulla liquidità della casa automobilistica cinese. L’azienda, infatti, ha faticato a raggiungere il pareggio di bilancio, pur raddoppiando i propri sforzi per quanto concerne ricerca e sviluppo. Necessita quindi di poter dispiegare una politica commerciale aggressiva, in grado di facilitare la vendita dei propri veicoli sui mercati esteri. Una necessità la quale potrebbe essere facilitata dalla crescita di appeal dei modelli ibridi presso i consumatori di gran parte del globo.