Gli apparecchi che più di altri sono considerati come il nemico pubblico numero uno dagli automobilisti. Non possiamo che parlare degli autovelox. Queste tremende macchine che calcolano la velocità di un veicolo e che generano le contravvenzioni nel momento in cui un automobilista pigia troppo il piede sull’acceleratore, sono, statistiche alla mano, le cause principali delle multe per gli utenti della strada. Tra taratura, segnalazioni preventive ed altre regole da rispettare, anche le macchinette devono essere in un certo modo. Naturalmente per rendere una multa valida e per costringere l’automobilista a pagare la contravvenzione. In materia Codice della Strada però, così come sono tanti gli articoli e le disposizioni contenute al suo interno, così sono tante le pronunce dei Giudici al riguardo. Che come sempre accade, creano il precedente che può dare un vantaggio al trasgressore, o generare uno svantaggio.
Autovelox solo su strade che possono essere considerate a scorrimento veloce
Oggi parliamo di una sentenza della Cassazione che può fare la differenza in futuro. Che può servire per evitare di dover pagare una multa per autovelox. Di fatto la Cassazione nella sentenza n° 5078 del 2023, ha cancellato una multa per superamento del limite di velocità comminata da un autovelox. Come si legge sul sito di informazione legale “StudioCataldi.it”, non è tanto la cancellazione della multa a fare notizia, quanto invece la motivazione che gli ermellini hanno usato per giustificare la loro pronuncia. Multa cancellata quindi, per errata collocazione dell’autovelox. E non parliamo di posizionamento o di mancata segnalazione dell’apparecchio. Parliamo infatti semplicemente della strada dove l’apparecchio è stato montato. La Cassazione avrebbe annullato la multa ad un trasgressore, per il fatto che l’autovelox non era posizionato su una strada a scorrimento veloce. In pratica, niente multa se l’autovelox è posizionato su una strada con una sola carreggiata.
Cosa cambia dopo la sentenza della Cassazione
Se la strada ha una sola corsia per senso di marcia, non essendo una strada da considerare come a scorrimento veloce, l’autovelox non dovrebbe essere montato. La sentenza riguardava il caso di una auto e di un automobilista, transitati sotto l’autovelox ad 86 Km/h in una strada che aveva come limite i 70 Km/h. Ma era una strada ad una sola corsia per senso di marcia. Non avendo spartitraffico e nemmeno le due corsie per senso di marcia, la multa è da annullare. In buona sostanza l’autovelox, almeno stando a ciò che scrivono gli ermellini nella loro sentenza, dovrebbe essere collocato solo su trade a scorrimento veloce. E come dicevamo, una sentenza che può essere importante per molti automobilisti in futuro, per richiamarla in sede di ricorso contro una multa presa in strade come quelle prima citate.
Tutto quello che bisogna conoscere sui dispositivi autovelox
Una sentenza che offre una nuova opportunità di ricorso quindi. Importante per gli automobilisti dopo i recenti interventi normativi su omologazione ed approvazione degli autovelox. Questi dispositivi infatti devono essere omologati a norma di legge e tarati allo stesso modo. Una specie di processo di validazione che serve a certificare che l’apparecchio funziona bene. Molti ricorsi degli automobilisti contro le contravvenzioni prese con gli autovelox, riguardano proprio taratura ed omologazione. Soprattutto sul fatto che la normativa in vigore tende a confondere omologazione con approvazione. Il MIT ultimamente ha ridotto la possibilità di ricorrere andando ad equiparare l’omologa dell’apparecchio con la sua approvazione da parte delle competenti autorità.
Multe pesanti con gli autovelox
Le multe con i dispositivi autovelox sono le tipiche contravvenzioni differite, che vengono recapitarte a casa dei trasgressori. L’autovelox segnala il superamento della velocità ed individua con la tgarga, il veicolo coinvolto. E con la banca dati del PRA, le autorità risalgono al trasgressore recapitando la multa a casa dello stesso entro 90 giorni dalla infrazione commessa. Le sanzioni sono commisurate al livello di superamento del limite di velocità. Tanto più alto è il superamento, tanto peggiori sono le multe e le eventuali sanzioni accessorie.
Ecco le multe che si prendono e le sanzioni accessorie
Fino a 10 Km/h in più del limite c’è una multa che va da 42 euro a 173 euro. Per superamento superiore a 10 Km/h e fino a 40 Km/h multa da 173 euro a 694 euro. CHi invece supera il limite imposto dalla segnaletica, tra i 40 e i 60 Km/h può subire una multa da 543 euro a 2.170 euro. Ed in questo caso il trasgressore rischia pure la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Per chi va ancora più forte invece, multa da 845 euro a 3.382 euro, più la sospensione della patente da 6 mesi ad un anno. Va ricordato anche che per chi supera il limite tra i 10 ed i 40 Km/h, ci sono 5 punti decurtati sulla patente. Che diventano 10 punti per chi invece va ancora più forte. Per i neopatentati sanzioni doppi e ancora più alte per i casi di recidiva.