Nave cargo cinese da 8.600 auto fende i mari per abbattersi in Europa

Fatta in solo 200 giorni, la nave cargo cinese da 8.600 auto è pronta ad attraversare gli oceani per venire a trovarci.

È in arrivo una nave cargo cinese da 8.600 auto che fende gli oceani per abbattersi in Europa. Il Celeste Impero l’ha costruita in 200 giorni, il tempo necessario a un documento affinché passi da una scrivania all’altra dei vetusti apparati burocratici nostrani. Il mostro dei sette mari si chiama Wen Jing Kou e – fra assemblaggio dello scafo e messa in servizio presso il molo e il cantiere navale – si è lavorato a mille all’ora. 

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Nave lunga 199,9 metri e a energia verde

Lungo 199,9 metri e largo 38, è a doppio combustibile: usa sia carburante sia gas naturale liquefatto (GNL) come fonti di energia. La Cina, con un pizzico di enfasi, le chiama navi a energia verde. Che trasportano auto NEV, a nuova energia: ibride plug-in a benzina termiche e full electric. Questo capolavoro vanta 14 ponti dove vetture, camion e autobus. Il suo design ottimizza l’efficienza di carico e scarico, ha riferito China Media Group.

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È boom di nuovi ordini di costruzione navale della Cina per le navi a energia verde: quota del mercato globale schizzata dal 31,5 percento nel 2021 al 78,5 percento nel 2024. Alcune società di costruzione navale hanno creato riserve tecniche in aree di carburante verde come GNL, idrogeno e ammoniaca, per assecondare le richieste al volo.

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Nave cargo cinese super adattabile

Costruita da Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding Co e China Shipbuilding Trading Co, la nave – dotata di notevole agilità operativa – è un mezzo versatile con varie configurazioni di carico. Sta per partire da Shanghai con oltre 5.700 veicoli commerciali e attrezzature ingegneristiche diretti ai principali porti, tra cui Bristol nel Regno Unito e Zeebrugge in Belgio. Uno sfogo chiave per il Regno di Mezzo: le Case auto sfornano a getto continuo macchine a benzina termiche ibride plug-in e veicoli elettrici. Il mercato interno assorbe sino a un certo punto la produzione, anche in base agli incentivi statali. Per cui serve l’Europa da invadere a prezzi ultra competitivi e con tecnologie superiori. Per le full electric, almeno all’inizio, ci sarà l’ostacolo dei dazi UE sulle Made in China, ma lo tsunami automotive orientale non si fermerà di certo innanzi alla tecnocrazia di Bruxelles.

Tutto in costante crescita

I principali indicatori della costruzione navale cinese hanno mostrato tendenze positive nel 2024, come rivelato dal ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione. Oltre la metà delle navi consegnate a livello globale nel 2024 sono state costruite in Cina. Che ha completato 48,18 milioni di tonnellate di ordini di costruzione navale, segnando un aumento del 13,8 percento. Il volume degli ordini ricevuti ha raggiunto 113,05 milioni di tonnellate, in crescita del 58,8 percento. Stando all’Amministrazione generale delle dogane, l’anno scorso Pechino ha esportato 5.804 navi, a +25,1 percento rispetto al 2023 per 43,38 miliardi di dollari (+57,3 percento). Già che ci sono, i cinesi si scatenano anche con immense navi da crociera, come le favolose Adora Magic City e Adora Flora City fatte rispettivamente in nove e sette mesi.

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