La notizia certa è che Musk taglierà il 10% della forza lavoro Tesla, ma il gossip automotive è che il vulcanico Elon userà la forbice per il 20% dei dipendenti su 140 mila persone. Ne dà conto la stampa americana in queste ore, su indiscrezioni dell’agenzia Bloomberg. Pertanto, col 10%, 14 mila esuberi su 140 mila. Col 20%, 28 mila. Il tutto alimentato da post su LinkedIn di chi potrebbe essere allontanato, in questo piano di ridimensionamento. Non solo numeri, anche qualità e profondità della ristrutturazione stanno cambiando. Si vocifera di esuberi fra il personale di tre aree: uno, sviluppo dei software; due, ai servizi; tre, engineering.
Test Tesla micidiali
Con che criterio opera i tagli Musk? Primo: riorganizza le attività almeno ogni cinque anni. Secondo: è assolutamente intransigente con i dipendenti che non superano i test. Gli esiti di queste prove devono per forza essere eccellenti, necessari e affidabili. Va anche detto che la trimestrale Tesla è deludente. Qualcosa Elon lo fa di certo, perché reagisce subito, al volo. Tra gennaio e marzo 2024, consegnate 386.810 vetture, l’8,5% in meno rispetto alle 422.875 unità di un anno fa. Occhio: il 20% in meno sul quarto trimestre 2023. Strana coincidenza: -20% anche di personale in vista.
E poi ci sono le previsioni degli esperti: si puntava a 460 mila unità. Davvero una delusione, mentre i cinesi avanzano, specie BYD. Inoltre, ecco i brand di fascia incentivabile come Volvo, Hyundai, Smart , Toyota, MG: con gli ecobonus, con promozioni speciali, la concorrenza è feroce.
Manager addio
Già a metà aprile 2024 ci sono stati licenziamenti per i manager di primo livello: via uno dei dirigenti più importanti con lo staff di 500 persone. Ossia Rebecca Tinucci, responsabile dei Supercharger e del programma di apertura della rete alle Case esterne.