Multe UE emissioni Case auto: sì della Commissione, ma la strada è lunga Multe UE emissioni Case auto: sì della Commissione, ma la strada è lunga

Multe UE emissioni Case auto: sì della Commissione, ma la strada è lunga

Multe UE emissioni Case auto: sì della Commissione, ma la strada è lunga

La Commissione UE ha adottato l’emendamento al regolamento sulle emissioni che punta a introdurre un meccanismo di compliance pluriennale delle multe per lo sforamento dei limiti.

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Dopo un’attesa estenuante, la Commissione UE ha adottato l’emendamento al regolamento sulle emissioni delle Case auto. Mira a introdurre un meccanismo di compliance pluriennale delle multe per lo sforamento dei limiti. Oggi, chi sfora nel 2025, paga nel 2026. Domani, se il Trilogo Commissione più Consiglio più Parlamento dirà sì, chi sfora nel 2025 ha più tempo per pagare i 16 miliardi di multe totali.

Multe UE emissioni Case auto nel Piano d’Azione 2025

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La modifica adottata da Bruxelles è nel Piano d’Azione presentato lo scorso 5 marzo dalla Commissione UE. Una svolta? No: primo,  è un palliativo.  Secondo, i soldi per pagare le multe vengono comunque messi via, accantonamento preventivo in base ai princìpi contabili.

Fake multe Case rinviate

L’emendamento non cancella le sanzioni, non le rinvia: tutte fake. Concede la possibilità ai costruttori di calcolare su tre anni (2025-2027) il rispetto del limite di flotta medio dei 93,6 grammi di CO2 per km. Così, si compensa il deficit di un arco temporale coi risultati migliori degli altri periodi. Flessibilità minima. Resta il target di mezzo del taglio del 55% della CO2 tra il 2030 e il 2034, in vista del 2035 col 100%, ossia il ban termico e il solo elettrico.

Multe UE emissioni Case auto: sì della Commissione, ma la strada è lunga

Annuncio un po’ enfatico di Von der Leyen 

Ecco il presidente della Commissione Ursula von der Leyen: “Con l’iniziativa odierna, garantiamo maggiore flessibilità a questo settore chiave e, allo stesso tempo, manteniamo la rotta verso i nostri obiettivi climatici. Insieme, vogliamo dimostrare che decarbonizzazione e competitività possono andare di pari passo”. E ancora: “La nostra industria automobilistica, altamente innovativa, si sta decarbonizzando per contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico, ma anche per mantenere il suo vantaggio competitivo sui mercati mondiali”.

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Rammentiamo che la potente lobby green T&E è a favore del mantenimento delle multe alle Case e critica anche questa pur minima apertura. La battaglia sulle sanzioni fra 27 Paesi e oltre 70 membri sarà dura all’interno dell’Unione. Che rischia di dimostrarsi ancora una volta molto lenta rispetto a USA, Cina e Russia.

Reazione Acea

La proposta di una media triennale è un passo nella giusta direzione, allineando gli obiettivi di decarbonizzazione con le sfide geopolitiche e di mercato del mondo reale, dice la lobby Acea Case auto europee. Ossigeno per i produttori di auto e furgoni, ma questo deve essere completato da incentivi significativi alla domanda e da un’ampia distribuzione di infrastrutture di ricarica. La domanda di veicoli a zero emissioni è ancora lontana da dove dovrebbe essere, con la quota di mercato dei BEV a solo il 15%.

“Invitiamo il Parlamento europeo e il Consiglio a garantire la rapida adozione di questo emendamento”, ha affermato Sigrid de Vries, direttore generale dell’Associazione europea dei costruttori di automobili. “Ciò non è meno importante per il settore dei veicoli commerciali: con i camion a emissioni zero che rappresentano solo il 2% di tutte le nuove immatricolazioni”: questo segmento di veicoli ha urgente bisogno di un’accelerazione della revisione dei suoi standard di CO2 fino al 2025, la chiosa.

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