Multe per infrazioni al Codice della Strada dentro la sanatoria delle cartelle. Nulla di nuovo in questo, perché effettivamente anche questi eventuali debiti di un contribuente sono dentro il grande provvedimento di sanatoria introdotto dal Governo meloni con l’ultima legge di Bilancio. Nella tregua fiscale entrano dentro anche le multe stradali quindi. Ma la tregua fiscale è un contenitore di diverse altre misure. E anche le multe e la possibilità di essere sanate, dipendono da quale misura sia indicata per tipologia di contravvenzione. E nel frattempo, dopo il varo della sanatoria nella legge di Bilancio, ecco che con il decreto Milleproroghe approvato in questi giorni, cambiano le date da cerchiare in rosso sul calendario e relative alla sanatoria. Le multe infatti possono rientrare sia nello stralcio delle cartelle che nella rottamazione. La prima misura è automatica, la seconda no. E le date con il decreto Milleproroghe sono cambiate.
Multe stradali addio, ma quali e come?
Stralcio delle cartelle e rottamazione quater si adattano anche alla multe stradali (ma il discorso riguarda anche il bollo auto restando in tema di automobilisti). la legge di Bilancio, precisamente ai commi che vanno dal 222 al 225 ha trattato proprio di sanatoria delle cartelle. E dentro ci sono anche le multe per le infrazioni al Codice della Strada, anche se per loro vigono regole specifiche. Il saldo riguarda le multe diventate cartelle e comminate da organismi accertatori che non sono direttamente alle dipendenze dello Stato, bensì degli Enti locali. Con lo stralcio nessuna domanda, perché tutte le cartelle divenute tali entro il 2015 (la data di affidamento della multa all’Agente della Riscossione), verranno automaticamente inserite dentro. E con lo stralcio azzerate le sanzioni e gli interessi. Su questo aspetto un primo chiarimento per le multe. Essendo vere e proprie sanzioni, per le cartelle riferite alle multe verranno cancellati solo gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e non le sanzioni. Per la rottamazione invece, nessun limite di importo (per lo stralcio solo cartelle o residui di cartelle sotto i 1.000 euro). E dentro la rottamazione le cartelle divenute tali entro il 30 giugno 2022). Ma occorrerà presentare domanda.
Le novità del decreto Milleproroghe
Ricapitolando, con la tregua fiscale il Governo ha deciso di dare una mano ai contribuenti indebitati. Permettendo di rottamare le cartelle inerenti i carichi affidati all’agente di riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 . E consentendo lo stralcio per le cartelle di importo fino a 1.000 euro, de diventate ruolo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Per lo stralcio il decreto Milleproroghe però ha concesso maggiore tempo alle autorità locali di deliberare se aderire o meno alla sanatoria. Ci sarà tempo fino al 31 marzo per Comuni e Regioni. Entro il 31 marzo dovranno deliberare (serve delibera di Giunta), se aderiranno allo stralcio o meno. E solo dal 30 aprile i contribuenti potranno vedere i risultati di questa sanatoria nel loro estratto di ruolo. Infatti solo dopo tale data i contribuenti potranno verificare se davvero i loro debiti sono stati abbattuti.
Anche la cancellazione delle cartelle solo dal 30 aprile
Non solo lo stralcio finirà con l’iniziare a sortire effetto dal 30 aprile. Anche la cancellazione delle cartelle finirà con il partire da quella data. Ricordiamo che la cancellazione delle cartelle riguarda i debiti che fanno riferimento alle Agenzie Fiscali, agli Enti previdenziali statali e a tutte le altre amministrazioni dello Stato. In questo caso azzeramento totale della cartella e non solo su sanzioni e interessi. Parliamo sempre di cartelle sotto i 1.000 euro. E sempre per debiti affidati all’agente della riscossione entro ilo 2015. Nel frattempo fino al 30 aprile prossimo le operazioni di riscossione per le cartelle che rientrano nella tregua fiscale sono sospese.