Multe più pesanti per gli automobilisti che abbandonano gli animali

Ippolito Visconti Autore News Auto
Il 14 dicembre 2024 sono entrate in vigore le disposizioni della legge in oggetto che ha apportato molteplici modifiche al Codice della Strada: anche in merito agli animali.
cane auto

Il governo Meloni opta per multe più pesanti a carico degli automobilisti che abbandonano gli animali dalla vettura. Infatti, il 14 dicembre 2024 sono entrate in vigore le disposizioni della legge in oggetto che ha apportato molteplici modifiche al Codice della Strada. Una modifica prevede un aumento della pena di un terzo nel caso in cui l’animale venga abbandonato su strada o nelle relative pertinenze. L’altra modifica prevede la sospensione della patente (da 6 a 12 mesi) se l’abbandono è stato commesso mediante l’uso di veicoli.

Sino a 10.000 euro

Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Quando il fatto di cui al primo periodo avviene su strada o nelle relative pertinenze, la pena è aumentata di un terzo. All’accertamento del reato di cui al primo comma consegue in ogni caso, dove il fatto sia commesso mediante l’uso di veicoli, la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi a un anno.

Stop alla patente

Una modifica introduce un’aggravante del reato quando l’abbandono dell’animale avviene su strada o sue pertinenze. L’aggravante in parola trova applicazione anche in caso di abbandono di animali che abbiano acquisito abitudine alla cattività. È stata introdotta la sanzione accessoria della sospensione della patente quando l’abbandono dell’animale sia stato attuato utilizzando un veicolo. Ai fini della configurazione di tale ipotesi, occorre dimostrare che l’utilizzo del veicolo sia stato effettivamente strumentale all’abbandono, non essendo sufficiente che l’autore del fatto sia sorpreso alla guida di un veicolo subito dopo averlo commesso. Quindi, l’ipotesi in esame potrebbe configurarsi, ad esempio, quando per raggiungere il luogo dell’abbandono, il trasporto dell’animale sul veicolo risulta determinante perché si trova in autostrada o in un luogo molto lontano dall’abitazione.

Omicidio stradale e animali

Chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale o della navigazione marittima o interna è punito con la reclusione da due a sette anni. La stessa pena si applica a colui che abbandona animali domestici su strada o nelle relative pertinenze, quando dall’abbandono consegue un incidente stradale che provoca la morte. Chiunque cagioni per colpa ad altri una lesione personale con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale o della navigazione marittima o interna è punito con la reclusione da tre mesi a un anno per le lesioni gravi e da uno a tre anni per le lesioni gravissime. Le stesse pene si applicano a colui che abbandona animali domestici su strada o nelle relative pertinenze, quando dall’abbandono consegue un incidente stradale che causa le lesioni personali. 

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Di che animale si parla

L’animale abbandonato deve essere domestico. L’abbandono deve avvenire su una strada o nelle sue pertinenze. La presenza dell’animale abbandonato, quindi privo di controllo, sulla strada o sua pertinenza, deve costituire la causa diretta dell’accadimento dell’incidente. In merito al concetto di “animale domestico” si ritiene si debba far riferimento alla definizione di animale da compagnia contenuta nella Convenzione di Strasburgo del 13 novembre 1987, ratificata con la legge n. 201/2010: ogni animale tenuto, o destinato ad essere tenuto dall’uomo, in particolare presso il suo alloggio domestico, per suo diletto e compagnia. Per espressa previsione della legge 201/2010, tra gli animali di compagnia sono compresi quelli elencati nell’allegato A del Regolamento (CE) 998/2003 relativo alle condizioni di polizia sanitaria applicabile ai movimenti a carattere non commerciale di animali da compagnia: cani, gatti, furetti, invertebrati, pesci tropicali decorativi, anfibi e rettili, uccelli, roditori e conigli domestici. 

Quanto tempo dopo l’abbandono dell’animale

La formulazione generica della norma non consente di stabilire un limite temporale tra il momento in cui l’animale viene abbandonato e quello in cui avviene l’incidente. Pertanto, si ritiene che sia sufficiente dimostrare che l’abbandono è avvenuto su strada o su una sua pertinenza, a prescindere dalla circostanza che l’animale abbia vagato da solo per molto tempo prima di provocare l’incidente stradale. 

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