Multa sul parabrezza, ecco come cercare di annullarla

Walter Gobbi
Multa sul parabrezza

A chi non è mai capitato di tornare alla propria auto e trovare una multa sul parabrezza? Una delle cose più spiacevoli che possa capitare ad un automobilista. Soprattutto dopo una lunga giornata trascorsa tra lavoro, commissioni e urgenze.

Una brutta sorpresa che, a prescindere dall’importo, nessuno vorrebbe mai trovare. E che molto spesso dipende da infrazioni banali come un divieto di sosta o un parcheggio che si è protratto troppo a lungo. La cosa più ovvia è pagare subito un prezzo più basso prima che la multa venga notificata a casa. Ma a ben pensarci si potrebbe anche cercare di rintracciare il vigile che l’ha lasciata.

Multa sotto il parabrezza, è solo un preavviso

Una circolare del Ministero dell’Interno, infatti, fa presente che  il vigile che non trova il conducente se l’auto è parcheggiata:

  • In divieto di sosta;
  • In doppia fila;
  • Sulle strisce blu;
  • Con ticket scaduto per il parcheggio;
  • Senza ticket per il parcheggio sulle strisce blu:

non potendo contestare al conducente l’infrazione lascia un preavviso di accertamento sul parabrezza. Quella che troviamo sul parabrezza, quindi, non è la multa vera e propria ma solo un avviso di accertamento. Ovvero una comunicazione fatta all’automobilista per permettergli di pagare entro 15 giorni senza l’applicazione delle spese di recapito.

Se l’avviso non si paga entro 15 giorni, invece, poi arriva a casa la raccomandata in busta verde con la multa vera e propria. Quella che se saldata entro 5 giorni permette di avere uno sconto del 30%.

Multa sul parabrezza

Ma cosa si può fare per far annullare l’avviso di accertamento?

Se si riesce a trovare il vigile che ha lasciare il documento sul parabrezza, esso potrebbe anche essere ritirato. Ovviamente bisogna essere convincenti e spiegare le motivazioni che hanno portato alla trasgressione. Un’urgenza, una situazione di emergenza, una situazione di forza maggiore. O anche, ma questo è un caso più raro, un errore commesso dallo stesso agente. Se il vigile è comprensivo si può arrivare all’annullamento dell’avviso e non si dovrà pagare nulla. Ma ripetiamo, non bastano scuse, serve una vera motivazione.

Se, invece, non si riesce a trovare il vigile e si è sicuri di essere dalla parte della ragione, ci si può recare presso il più vicino commissariato per chiedere un annullamento della multa o, ancora ricorrere per vie legali presentando, tramite Giudice di pace entro 30 giorni, un ricorso. Altra strada che si potrebbe percorrere, infine, è quella dell’istanza in autotutela al presso il comando che ha redatto il verbale in questione.

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