Multa nulla per autovelox non omologato: il precedente che vi fa vincere i ricorsi

Ippolito Visconti Autore News Auto
Avete preso una multa ingiusta da un autovelox non omologato? Ecco il precedente da indicare nel ricorso vincente che fate al Giudice di pace entro 30 giorni dalla notifica del verbale.
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Avete preso una multa ingiusta da un autovelox non omologato? Ecco il precedente da indicare nel ricorso vincente che fate al Giudice di pace entro 30 giorni dalla notifica del verbale. Sentenza 1152/2024, Tribunale ordinario di Padova, sezione seconda civile, con grande vittoria dell’avvocato Emanuele Dalla Palma, sempre dalla parte della sicurezza stradale pulita, e contro gli enti che fanno cassa sulle pelle degli automobilisti. 

Ad appioppare la multa, il Comune di Cittadella (Padova). Eccesso di velocità presunto, rilevato con velox non omologato. Presunto: se una bilancia non è omologata o non tarata o non verificata, non pesa bene il prosciutto. Se un velox non è omologato, c’è il rischio che le rilevazioni siano imprecise. Benché ritualmente notificato, il Comune viene dichiarato contumace. Accade sovente: l’amministrazione dà la multa con velox non omologato (o non tarato), riceve l’avviso del ricorso, non si presenta innanzi al giudice: perché?

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In secondo grado

Addirittura, dopo l’ordinanza della Cassazione 10505/2024 che stronca i velox non omologati, si arriva in secondo grado, in appello, in Tribunale

Affinché il velox sia legale, basta l’approvazione del ministero delle Infrastrutture? No. Serve l’omologa del ministero dello Sviluppo economico. Tassativamente prescritta da norme primarie nazionali e comunitarie di grado superiore.

Sulla base degli articoli 142, sesto comma, e 45, sesto comma, del Codice della strada, nonché dell’articolo 192 del relativo Regolamento di esecuzione, la Suprema Corte ha ritenuto corretta la distinzione tra i due procedimenti di approvazione e omologazione del prototipo. Hanno caratteristiche, natura e finalità diverse. L’omologazione autorizza la riproduzione in serie di un apparecchio testato in laboratorio. L’approvazione consiste in un procedimento che non richiede la comparazione del prototipo con caratteristiche ritenute fondamentali o con particolari prescrizioni. 

L’omologazione ha anche natura necessariamente tecnica. Obiettivo: garantire la perfetta funzionalità e la precisione dello strumento elettronico da utilizzare per l’attività di accertamento da parte del pubblico ufficiale legittimato. Le parole della legge “debitamente omologati” impone necessariamente la preventiva sottoposizione del mezzo di rilevamento elettronico a tale procedura: allora sì che la foto è idonea a costituire “fonte di prova” per il riscontro del superamento dei limiti di velocità.

Trionfo dell’automobilista, sconfitta del Comune: ecco i quattrini

Il Tribunale condanna il Comune a rifondere all’automobilista le spese dei due gradi di giudizio: 43 euro più 278 euro per compenso professionale in primo grado; 91,5 e 462 euro per compenso professionale in secondo grado. Più accessori di legge e costi generali, come evidenzia miglioretutela.it. Più ci sarebbe anche lo stress del cittadino che deve far valere i propri diritti in due gradi di giudizio.

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