Multa da smartphone con doppia sospensione della patente: come fare un ricorso vincente

Cosa scrivere nel ricorso al Giudice di Pace quando si prende una multa ingiusta da smartphone.
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La multa per guida con smartphone in mano è diventata molto più pesante il 14 dicembre 2024 col nuovo Codice della Strada: 250 euro, taglio di cinque punti della patente, sospensione della patente di guida da 15 giorni a due mesi (decide il Prefetto). Una sanzione giusta perché il cellulare – usato male – causa gravissimi sinistri stradali. In più, chi ha meno di 20 punti sulla patente subisce anche la sospensione breve immediata della stessa. La durata della sospensione breve è articolata in due periodi: 7 giorni per chi ha un punteggio inferiore a 20 ma superiore a 10 punti; sospensione di 15 giorni per chi ha meno di 10 punti. Non decide il Prefetto in questo caso.

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Ma a volte le Forze dell’ordine possono sbagliare, e intravvedere un guidatore che ha il telefonino in mano in marcia senza che invece il conducente sia colpevole: usava in modo corretto il vivavoce senza staccare le mani dal volante. La soluzione ve la diamo noi, con un ricorso da presentare entro 30 giorni dalla multa al Giudice di Pace competente nel luogo della presunta infrazione, dopo aver versato la tassa di 43 euro allo Stato.

Multa da smartphone: cosa scrivere nel ricorso vincente

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L’istante premette ed espone di avere subìto in qualità di conducente della vettura targata X la contestazione immediata di una infrazione riguardante la violazione dell’articolo 173 del Codice della Strada e indicata sul verbale X. In particolare, sempre dalla descrizione letterale posta a giustificazione dell’adottato provvedimento sanzionatorio, il conducente dell’auto avrebbe fatto uso durante la marcia di un cellulare, impugnandolo.

Tramite lo stesso atto amministrativo il soggetto sanzionato è stato informato sempre per scritto che, per i motivi di cui sopra, dovrà subire oltre alla decurtazione di cinque punti dalla patente di guida, l’obbligo di pagamento di una sanzione pecuniaria pari a 250 euro e una sospensione breve della patente di 7 o 15 giorni restando poi che ne verrà applicata una ulteriore da parte della Prefettura. Più la sospensione decisa dal Prefetto. Con il presente ricorso si chiede l’annullamento di detto provvedimento, palesemente infondato e ingiusto chiedendo la sospensione provvisoria del provvedimento. Ecco i motivi.

Motivo uno

Assoluta incertezza sulla effettiva violazione oggetto di attuale contestazione. In via preliminare, si osserva che in fase della contestata infrazione gli agenti non hanno annotato sul verbale che il soggetto sanzionato facesse uso durante la guida di una mano per appoggiare il cellulare all’orecchio o altre modalità similari. Ma hanno solo indicato genericamente l’utilizzo del cellulare senza dizioni quale a esempio una dizione letterale secondo la quale l’esponente stesse conversando alla guida senza sistema vivavoce. Che lo scrivente poco prima del contestato rilievo non stesse telefonando è peraltro dimostrabile dalla tracciabilità delle utenze telefoniche degli apparecchi telefonici mobili.

Cosa scrivere nel ricorso al Giudice di Pace quando si prende una multa ingiusta da smartphone.

Motivo due

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Evidente lesione del principio del “ne bis in idem” di tipo sostanziale. Lesione inoltre anche dell’articolo 3 della Costituzione considerando che la contestata infrazione è l’unica del Codice a ricevere due diverse sanzioni. Per quanto ci riguarda sia la sospensione breve della patente da parte dell’organo accertatore (15 giorni se il ricorrente possiede meno di 10 punti sulla patente altrimenti; se detti punti sono inferiori a 20 ma pari almeno a 10 la sospensione è di 7 giorni) sia la successiva ulteriore sospensione della patente da parte dell’organo prefettizio (da 15 giorni a 2 mesi) con apposita ordinanza prefettizia. Non si possono applicare entrambe le norme.

Cosa chiedere al Giudice di Pace: zero multe

Far dichiarare da un lato il provvedimento impugnato, inesistente, ovvero nullo o, comunque, inefficace e pertanto privo di qualsiasi effetto nei confronti dell’opponente, revocando tutte le ingiunzioni e le sanzioni in esso previste con vittoria di spese, come per legge e dall’altro valutare l’opportunità di rimettere in ogni caso gli atti alla Corte Costituzionale.

È ipotizzabile la lesione dell’articolo 3 della Costituzione: le norme del cellulare sono le uniche che prevedono due sanzioni effettuate da due organi. Questo lede il principio di uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge. Senza contare poi la lesione del principio del ‘ne bis in idem’ di tipo sostanziale.

Stop al provvedimento

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Chiedere inoltre la immediata sospensione del provvedimento impugnato in attesa della decisione del soggetto giudicante sia in relazione al tipo di attività svolto dal soggetto sanzionato (il quale necessita in tutti i modi del documento di guida) sia a causa della incertezza della effettiva violazione commessa dal soggetto sanzionato. Se la contestazione è avvenuta con due mezzi in movimento (del soggetto sanzionato e degli agenti) – ferma rimanendo la buona fede degli operatori di Polizia – è pur sempre possibile un errore di fatto. Sospensione che si rende altresì necessaria anche a causa della presunta illegittimità delle norme applicate.

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