Minicar, quadricicli leggeri o macchina 50, fate voi. Comunque desiderate chiamarli, la sostanza tanto non cambia. Questo particolare mezzo di trasporto sta conoscendo una seconda giovinezza nel recente periodo. Il motivo è presto detto: il boom di ordini riscosso dalle ultime rappresentanti del genere, aventi la firma di note Case automobilistiche. Con la Fiat Topolino, il gruppo Stellantis desidera spremere ulteriore nettare dal vitigno, dopo aver già maturato dei dati di vendita parecchio interessanti in passato. Le potenzialità sono state già espresse dalla Citroen AMI, la prima del terzetto di new entry in commercio.
Allora è emerso di prepotenza il forte interesse provato dai ragazzi di oggi verso tale modalità di trasporto. Le prospettive appaiono a dir poco incoraggianti anche in ottica futura, sicché permette di fare presa pure sul pubblico sprovvisto della patente B, compresi i giovanissimi. L’idea di potersi muovere liberamente nel trafficato centro urbano stuzzica parecchio le fantasie dei conducenti, anche perché i costi risultano parecchio competitivi. Ovviamente, un’auto vera e propria è ben altra cosa e di certo non dovremmo starvelo noi a spiegare. Ma in rapporto con gli scooter garantiscono un maggiore grado di protezione, per la gioia dei genitori.
Stellantis ha saputo cogliere in anticipo sulla concorrenza la forte domanda potenziale e ha saputo capitalizzarla. Forte di una squadra di lavoro dai talenti trasversali, ha curato nei minimi particolari la Citroen AMI, venendo ripagata dalla reazione entusiastica del pubblico. Dopodiché, ha cercato delle conferme perché, talvolta, capita pure di imbattersi in exploit fini a sé stessi. Ebbene, la Opel Rocks-e ha spazzato via eventuali perplessità in proposito. Un affare sotto ogni punto di vista, compreso quello economico, sicché la base meccanica è la stessa della cugina. Dunque, a fronte di un investimento minimo, la resa sul campo è massima. Si tratta perlopiù di un’opera di rebadging.
Che la Fiat Topolino abbia un potenziale enorme è poi lapalissiano. Del resto, richiama la prima storica 500, risalente agli anni Cinquanta. Che venne affettuosamente soprannominata così per via delle dimensioni molto compatte. Un principio estremizzato dalla Topolino, una “scatolina su ruote” perfetta da parcheggiare ovunque, pure nei pressi dei centri commerciali delle città. Lì dove con un veicolo tradizionale è pressoché impossibile trovare un varco libero, specie nelle ore di punta, intervengono le minicar.
Ora, se siete arrivati fin qua, diamo per scontato che l’argomento vi stuzzichi e pure parecchio. Magari non per voi, ma per i vostri figli. Comunque sia, è bene prepararsi a dovere prima di acquistarne una, a cominciare dall’aspetto normativo. Cosa dice in merito il Codice della Strada? E quali sono le pratiche amministrative da osservare? Nei paragrafi seguenti ci andremo a soffermare con dovizia di particolari.
Passeremo in rassegna le informazioni cruciali per non incorrere in multe beffarde, ricevute a causa della troppa superficialità con cui è stata approcciata la materia. In fondo, le direttive da osservare risultano poche: giusto un pizzico di buona volontà e avrai chiari i concetti principali.
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Minicar: quale patente occorre?
Veniamo subito al nocciolo della questione. Le minicar possono essere guidate dai minorenni, previo il rispetto di alcuni requisiti. Innanzitutto, occorre aver compiuto i 14 anni di età. Perché proprio 14? Semplice: è l’età minima per l’acquisizione della patente AM. La licenza, relativa ai ciclomotori a due ruote di cilindrata pari o inferiori a 50 centimetri cubi, prevede il sostenimento di un esame teorico e, in caso di esito positivo, di uno pratico. A quel punto, verrà rilasciato il permesso, valido pure con le minicar. Qui una puntualizzazione è, tuttavia, d’obbligo: per il trasporto di un passeggero servirà aver compiuto i 16 anni. Fino ad allora sarà proibito, con i trasgressori passibili di sanzione, se colti in flagrante.
Quando si parla di minicar, una precisazione è d’obbligo: qualsiasi modello figura nella classe dei quadricicli leggeri. Quelli pesanti o quad implicano, invece, il compimento dei 16 anni di età e la patente B1. Analogamente alla AM, il titolo è riconosciuto previo superamento di un esame e vigono dei limiti di velocità e di guida per il primo triennio dal rilascio. Con la patente B verrà data la possibilità di mettersi al volante sia delle minicar sia dei quad, anche senza aver superato degli esami appositi.
ZTL
Tra i numerosi vantaggi associati alle minicar, è consentito l’ingresso nelle Zone a Traffico Limitato (ZTL). Questa è perlomeno la regola generale, ma vi raccomandiamo caldamente di consultare il regolamento comunale o di parlare con un operatore. Difatti, la scelta è rimessa all’ente locale e non mancano le eccezioni, seppur piuttosto limitate. Recuperare le informazioni a riguardo vi risparmierà dei problemi: avrete la consapevolezza di essere dalla parte della Regione.
Quella delle ZTL è una questione rimessa all’autorità territoriale, avente come obiettivo quello di limitare le emissioni nocive nell’ambiente. I campanelli d’allarme lanciati dal Pianeta impongono una maggiore attenzione anche ai guidatori. Tuttavia, il trattamento delle minicar è di norma favorevole poiché in possesso di powertrain elettrico. Manco a dirlo, le prestazioni sono quelle che sono, risibili se confrontate alle autovetture. La velocità massima è di 45 km/h ed è consentito percorrere soltanto un certo novero di strade, vale a dire quelle urbane ed extraurbane. La circolazione su tangenziali o autostrade è severamente proibita.
Tuttavia, crediamo sia inutile calcare troppo la mano. Le cifre da porre in preventivo sono, del resto, sensibilmente inferiori: la Topolino, giusto per parlare dell’ultima new entry, costa meno di 10 mila euro. Dove trovate una bev a costi del genere?
Bollo
I quadricicli leggeri a zero emissioni sono peraltro esenti dal pagamento del bollo. Ciò almeno in linea generale, sebbene la questione sia di pertinenza regionale, che ha, insomma, l’ultima parola. Siccome la legge non ammette ignoranza, provate a schiarirvi le idee e potrete dirvi tranquilli. E documentatevi pure sull’approccio tenuto dai Comuni, che talvolta la impongono, a differenza delle Regioni.
Inoltre, cambia pure la durata dell’eventuale esenzione: talvolta è limitata a cinque anni, in altre occasioni è di tre anni, a cui segue una tariffa agevolata. Per incentivare la fruizione di modelli ecosostenibili, diverse Amministrazioni concedono pure il parcheggio gratuito sulle strisce blu. Il posto per parcheggiarli non è, comunque, quello adibito ai motorini. Tienine conto prima di incappare in spiacevoli sorprese.
L’assicurazione è obbligatoria anche con le minicar. Il procedimento è assimilabile alla stipula della polizza RCA. Al solito, chiedete un preventivo alle aziende che propongono questo genere di servizio e valutate la convenienza o meno di includere le voci accessorie. Per risparmiare, avete pure la facoltà di inserire la clausola della guida in esclusiva, anziché libera. In primo luogo, andranno inviate le informazioni relative al mezzo, compresa la presenza o meno di un sistema di antifurto.
In aggiunta, è richiesta la compilazione dell’anagrafica, comprensiva di età e luogo di residenza. Al solito, migliore sarà la classe di merito e più facile sarà strappare delle condizioni economiche vantaggiose. Se avete dei dubbi, parlatene con la vostra compagnia per un prospetto dettagliato.