Mini: stop alla produzione dei modelli con cambio manuale

Natale LiVecchi Autore Auto
Mini

È una condizione molto particolare quella che sta attraversando Mini, l’iconico costruttore inglese ricadente oggi all’interno del Gruppo BMW. Il costruttore inglese, secondo quanto riportato da un’indiscrezione apparsa sulla testata inglese Autocar, ha infatti dovuto fare dietrofront in merito alle attività produttive legate a tutti i suoi modelli di vetture dotati di cambio manuale.

Al centro delle problematiche che hanno condotto Mini a prendere questa decisione ci sarebbero alcuni vincoli legati alla catena di approvvigionamento, che rappresenterebbero appunto la causa principale della decisione, esacerbati dalla guerra in Ucraina e dalla cronica carenza globale di semiconduttori. La produzione quindi si è bloccata, riportano gli inglesi di Autocar, e a causa di ciò, oltre all’aumento della domanda da parte dei clienti del machio, è stata presa la decisione di interrompere la produzione di nuove Mini dotate di cambio manuale per garantire la stabilità degli attuali livelli produttivi.

Non è chiaro, secondo Mini, se la decisione intrapresa risulterà definitiva

Oggi la Mini di approdo alla gamma, più economica, è la Mini 3 Porte che viene venduta in Italia a partire da 23.000 euro. Mini non ha ancora confermato se questa decisione sarà definitiva. Prima di questa decisione, tutti i suoi modelli erano disponibili per l’acquisto con cambio manuale, tranne chiaramente la Mini Full Electric. Il costruttore inglese ha dichiarato che le attuali circostanze, inclusa la guerra in Ucraina e la carenza di semiconduttori, stanno causando restrizioni alla catena di approvvigionamento nell’industria automobilistica globale. Per garantire i massimi livelli produttivi e per soddisfare la crescente domanda dei clienti, “la nostra offerta di prodotti deve essere semplificata”. In questo modo, la soluzione di stoppare la produzione di veicoli dotati di cambio manuale appare quella più efficace per garantire la stabilità della produzione in modo da poter continuare a fornire a tutti i clienti del marchio delle nuove vetture del costruttore.

Mini Full Electric
Per ovvi motivi, l’unica variante esclusa dal drastico provvedimento è la Mini Full Electric

Va considerato inoltre che già all’inizio di quest’anno, lo stabilimento Mini di Oxford è stato costretto a chiudere a causa della carenza di componenti causata dall’invasione russa dell’Ucraina. Altre case automobilistiche costrette a rallentare la produzione a causa di carenze legate alla guerra includevano la società madre del costruttore inglese ovvero BMW, ma anche Audi, Mercedes-Benz, Porsche, Skoda e Volkswagen.

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