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Mimì, il veicolo a idrogeno che cambia le regole della mobilità sostenibile è italiano!

Il veicolo è il risultato della ricerca avanzata messa in campo da Bieffe Project e dall’Università di Modena e Reggio Emilia

Sino a qualche tempo fa l’idrogeno in ambito automotive era dato praticamente per spacciato. Un’impressione dedotta in particolare dal non felice esito commerciale dei modelli alimentati in tal modo, in particolare quelli di Toyota. Lo stesso marchio giapponese, però, ha avuto il grande merito di non farsi scoraggiare da una situazione resa scarsamente favorevole anche dall’assoluta mancanza di una infrastruttura di ricarica adeguata. E ora, proprio sul fronte dei veicoli alimentati a idrogeno, c’è da registrare una novità importante. Che ha come epicentro proprio il nostro Paese e, in particolare, la cosiddetta Motor Valley. Di cosa si tratta?

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Presentato ufficialmente Mimì, il veicolo a idrogeno che si propone di rivoluzionare la mobilità sostenibile

Scrivere un nuovo capitolo della mobilità sostenibile: questa è la grande ambizione che muove il progetto Mimì, un innovativo veicolo alimentato a idrogeno, supercapacitori e batterie al litio. La sua presentazione è avvenuta il passato 26 febbraio, presso l’Auditorium Beccaria, in anteprima mondiale, convogliando grande attenzione, come è facilmente intuibile.

Mimì veicolo a idrogeno
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Il veicolo è il risultato della ricerca avanzata messa in campo da Bieffe Project e dall’Università di Modena e Reggio Emilia. Con risultati tali da rappresentare una vera e propria rivoluzione tecnologica nel settore dell’automotive, grazie alla presenza di un sistema di propulsione unico al mondo, in grado di conseguire le ormai fatidiche zero emissioni.

A rendere possibile il progetto sono stati anche i fondi europei messi a disposizione dalla regione Emilia-Romagna, a dimostrazione del fatto che innovazione e sostenibilità non solo sono in grado di coesistere, ma anche di mettere a frutto l’eccellenza industriale e accademica presente all’interno del territorio emiliano. Il veicolo è infatti stato ideato, progettato e realizzato da Bieffe Project, all’interno dei propri stabilimenti di Modena. Potendo contare anche sul necessario supporto di una serie di partner, tra cui la startup innovativa Novac, che ha realizzato i super condensatori, ARCO FC, capace a sua volta di realizzare la Fuel Cell, e di UNIMORE, chiamata a supportare efficacemente la ricerca sul campo. Oltre ad altre aziende facenti parte a tutti gli effetti di un indotto, quello emiliano, che continua a rappresentare una vera eccellenza nel comparto tecnologico tricolore della meccanica e dell’industria automobilistica.

Una pietra miliare per la Motor Valley

Mimì può essere considerato senza forzature di alcun genere una vera e propria pietra miliare non solo per la Motor Valley, ma anche per il settore della mobilità sostenibile. Il suo propulsore, infatti, è in grado di sfruttare l’idrogeno e i supercapacitori al fine di tenere insieme il massimo di efficienza, prestazioni di rilievo e sostenibilità ambientale.

Veicoli a idrogeno
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Un progetto che può essere considerato alla stregua di un vero e proprio manifesto, dimostrando ancora una volta il ruolo centrale dell’Emilia-Romagna nella transizione verso un futuro a emissioni zero. In cui a svolgere un ruolo di rilievo sarà il Made in Italy, con un know-how tecnologico fondato sulla ricerca di alto livello.

A margine dell’evento di presentazione, da registrare le dichiarazioni di Franco Bonavigo, l’amministratore delegato di Bieffe Project: “Non possiamo prevedere con certezza cosa ci riserverà il domani, ma possiamo costruirlo; Mimì è solo l’inizio di un percorso che ci porterà a ridefinire il concetto stesso di mobilità. Invitiamo aziende, istituzioni e innovatori a unirsi a noi in questa rivoluzione”.

Una rivoluzione che sembra tutt’altro che un sogno. Soprattutto alla luce delle recenti scoperte dello U.S. Geological Survey, secondo il quale nei giacimenti sotterranei di ogni parte del pianeta sarebbero conservati non meno di 5,5 trilioni di tonnellate di idrogeno. Un quantitativo tale da essere in grado di soddisfare il fabbisogno energetico mondiale per secoli. Tale da rappresentare un dato che sembra difficile ignorare anche da parte delle istituzioni le quali si propongono un modello di mobilità più sostenibile rispetto all’attuale.

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