Per la prima volta, gli pneumatici airless antiforatura di Michelin, soprannominati Uptis, hanno colpito l’asfalto nel loro primo test pubblico. Lo hanno fatto montati su una MINI elettrica a Monaco di Baviera e, secondo i passeggeri, non hanno avvertito “nessuna differenza rispetto ai pneumatici convenzionali”. Michelin vuole lanciare gli pneumatici Uptis (acronimo di Unique Puncture-proof Tire System) nel 2024 ed entro il 2050 utilizzare solo materiali sostenibili.
Antiforatura, antiurto, ecologici, connessi e senza manutenzione, questi “pneumatici” promettono di essere la panacea per la mobilità sostenibile. I cerchi di queste ruote saranno realizzati in gomma e alluminio e un materiale ad alte prestazioni chiamato resina con inserti in fibra di carbonio. Un altro fattore chiave che offre l’assenza di camera d’aria è l’efficienza: maggiore resistenza all’usura, maggiore sicurezza contro forature e scoppi, e un più alto livello di produttività nelle aree dove le ruote sono utilizzate intensamente, come nel caso delle flotte.
Possono anche essere riparati a medio termine utilizzando la tecnologia di stampa 3D. La verità è che sebbene sembri fantascienza, nel 2004 Michelin ha sviluppato i suoi pneumatici senza aria, nel 2011 Brigdestone ha fatto lo stesso, ed è stato seguito da Polaris, una versione migliorata di Michelin con l’X Tweel e Continental con due idee progettate per la guida elettrica e autonoma. E anche Toyota dal 2017 nei suoi concept, con l’obiettivo di ridurre il peso di ogni pneumatico del 30% entro il 2025 e affrontare i problemi di resistenza.
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