Michelin lancia i suoi pneumatici airless antiforatura

Andrea Senatore Foto Autore
Michelin Uptis
Michelin Uptis

Per la prima volta, gli pneumatici airless antiforatura di Michelin, soprannominati Uptis, hanno colpito l’asfalto nel loro primo test pubblico. Lo hanno fatto montati su una MINI elettrica a Monaco di Baviera e, secondo i passeggeri, non hanno avvertito “nessuna differenza rispetto ai pneumatici convenzionali”. Michelin vuole lanciare gli pneumatici Uptis (acronimo di Unique Puncture-proof Tire System) nel 2024 ed entro il 2050 utilizzare solo materiali sostenibili.

Antiforatura, antiurto, ecologici, connessi e senza manutenzione, questi “pneumatici” promettono di essere la panacea per la mobilità sostenibile. I cerchi di queste ruote saranno realizzati in gomma e alluminio e un materiale ad alte prestazioni chiamato resina con inserti in fibra di carbonio. Un altro fattore chiave che offre l’assenza di camera d’aria è l’efficienza: maggiore resistenza all’usura, maggiore sicurezza contro forature e scoppi, e un più alto livello di produttività nelle aree dove le ruote sono utilizzate intensamente, come nel caso delle flotte.

Possono anche essere riparati a medio termine utilizzando la tecnologia di stampa 3D. La verità è che sebbene sembri fantascienza, nel 2004 Michelin ha sviluppato i suoi pneumatici senza aria, nel 2011 Brigdestone ha fatto lo stesso, ed è stato seguito da Polaris, una versione migliorata di Michelin con l’X Tweel e Continental con due idee progettate per la guida elettrica e autonoma. E anche Toyota dal 2017 nei suoi concept, con l’obiettivo di ridurre il peso di ogni pneumatico del 30% entro il 2025 e affrontare i problemi di resistenza.

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