La Mercedes Classe S sembra condannata a una vita da attrice non protagonista. Uscita tre estati fa, l’attuale generazione è stata di nuovo eclissata dalla sorella, la Classe E, svelata qualche mese fa ai fan e agli addetti ai lavori. Malgrado le sue ottime credenziali, la proposta del marchio tedesco finisce di nuovo per patire la concorrenza interna. La sfida si combatte, soprattutto, a suon di dotazioni tecnologiche. Forte dell’elevata competenza maturata nel settore, la Casa di Stoccarda desidera mettersi in mostra sulle rivali. E nella Mercedes Classe S vede una freccia importante al proprio arco. Per capire quanto sia ben attrezzata, è il primo esemplare della sua categoria a contare su sistemi di guida autonoma di livello 3.
Eppure, a dispetto di ciò, la squadra di lavoro avrà il compito di rivederne le caratteristiche, onde evitare che passi nel dimenticatoio. Oltretutto, danno parecchio fastidio gli esemplari targati BMW e provenienti dalla terra del Sol Levante. Di fronte a una tale pletora di opzioni, risaltare sui competitor richiede un’opera certosina, capace di far battere il cuore agli amanti del genere. L’emblema sul frontale è inutile se manca la materia prima. Dunque, una ricca serie di novità caratterizzerà la berlina della Stella nell’upgrade in dirittura d’arrivo.
In attesa di darle il benvenuto, degli esperti di rendering hanno realizzato delle interessanti ricostruzioni, sulla base delle voci di corridoio e delle dichiarazioni ufficiali rilasciate dai maggiori rappresentanti del brand. Partendo, come al solito, dagli esterni, ci avvieremo in un lungo viaggio, dove passeremo in rassegna gli interni che, per le ragioni sopra indicate, compiranno l’ennesimo salto di qualità. In conclusione, proveremo a capire di quali unità sarà composta la gamma motori e ci interesseremo dei prezzi.
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Mercedes Classe S 2024: gli esterni
I ritocchi apportati dal centro stile si ispireranno alla Classe E. Sebbene costituiscano due unità distinte, entrambe si prefiggono di piacere a un target ben preciso di clientela potenziale. Ergo, avranno parecchio di che spartire. Non bisogna, però, volare troppo in alto con la fantasia, ce lo insegna la storia: nel caso della Classe S, i progettisti sono da sempre stati piuttosto cauti nelle modifiche. Del resto, il modello piace già abbastanza, perciò avrebbe poco senso attuare degli stravolgimenti radicali, a maggior ragione per un aggiornamento di metà carriera (meglio ripeterlo, casomai il concetto non fosse passato). In generale, la compagnia preferisce conservarsi il meglio in vista di una nuova generazione; d’altro canto, cercherà di giustificare l’investimento pure nell’immagine proiettata all’esterno.
Stando alle solite “gole profonde”, l’impronta conferita sarà più moderna, in particolare nella zona anteriore e non avevamo dubbi in proposito. Seppur conserveranno la forma originale, i fari mostreranno una differente distribuzione interna, nello specifico con la nuova firma grafica delle luci diurne collocate sul bordo superiore. Inoltre, la griglia riceverà un bell’aggiornamento, anche nel paraurti. Al posteriore i fanali subiranno un lieve ritocco, espressione dell’eleganza e della qualità dei fari del brand.
In sintesi, assisteremo ai classici ritocchi apportati nelle operazioni di restyling, volte ad allungare il ciclo di vita del prodotto. Per quanto vi siano delle proposte più redditizie sotto il profilo economico, i piani alti sono determinati a garantirne il successo. Invece di lasciare affondare la nave, pensano a correggere l’aspetto, tenuti presenti i consigli forniti dalla platea di pubblico. Senza avere la pretesa di mettere tutti d’accordo (anche perché sarebbe fatica sprecata fin dall’inizio), mira a lasciare il segno, attraverso delle soluzioni grafiche al passo coi tempi e riconoscibili.
Gli interni
Veniamo ora al piatto forte del “menù”: gli interni. Se il salotto è già di fattura molto elevata mentre scriviamo, in futuro compirà un ulteriore upgrade, con l’intera plancia destinata a essere la stessa della Classe E. Così verranno, da un lato, tenuti sotto controllo le spese di produzione e, dall’altro, si farà respirare l’atmosfera “super” sofisticata. Super come l’allestimento MBUX, formato da tre schermi (di cui quello del passeggero probabilmente mantenuto nella lista degli optional). Che permetterà di scaricare le app rilasciate da terze parti e fruire, dunque, di contenuti multimediali. Chi siederà sul sedile del passeggero avrà modo di guardare film o l’ultima serie TV preferita. Il Superscreen, lo sottolineiamo, non va confuso con l’Hyper, di rango superiore, ma anche più costoso.
E, comunque, è davvero difficile lamentarsi, date le numerose funzionalità contemplate. Ad esempio, è possibile scattarsi dei selfie grazie alla fotocamera integrata, fare una call con Zoom, avviare un video su Tik Tok e divertirsi coi videogiochi. “Ma non è che distrarrà il guidatore?”. No, e il motivo è da attribuire all’ottimo lavoro compiuto dal dipartimento informatico. Un sensore della fotocamera arresterà le immagini sullo schermo qualora il conducente giri lo sguardo. Da qui le distrazioni verranno ridotte al minimo. Inoltre, il sistema non sarà usufruibile in assenza di un passeggero anteriore, giusto per andare sul sicuro.
L’Attention Assist vigila costante gli occhi del conducente, avvisandolo con un segnale sonoro se distoglie gli occhi dalla strada o scorga degli indicatori di sonnolenza. Nelle circostanze più serie, il sistema sarà in grado di arrestarne del tutto la marcia del veicolo.
A rigor di logica, pure la Mercedes Classe S consentirà di accedere con la chiave digitale. Dunque, con lo smartphone si riuscirà a entrare, in assenza di una chiave fisica.
Per concludere con l’abitacolo, i materiali saranno di buona fattura, persino pregiati (ad esempio nella Classe E viene impiegato l’alluminio). Qualche parte in plastica ci sarà, ma confinata al minimo. Altrimenti, verrebbe a meno l’essenza premium dell’esemplare.
Motori e prezzi
Tra gli aggiornamenti in programma è da mettere in conto la revisione del telaio, cosicché risponda nella maniera migliore alle esigenze. I motori riceveranno un boost di potenza e, al tempo stesso, miglioreranno sia a livello di consumi di carburante sia di emissioni di CO2 nell’ambiente. Ed è inevitabile, data l’introduzione del protocollo Euro 7, decretato per il 1° luglio 2025. Tanti capi d’industria hanno espresso delle lamentele a proposito della decisione dell’Unione Europea, ciononostante toccherà adeguarsi. Probabilmente verrà capitalizzata la tecnologia Mild Hybrid da 48 Volt, sia per il prestante otto cilindri con unità diesel da 4.0 litri della S 580, capace di sprigionare 503 CV. Non è da escludere nemmeno la conferma del più economico sei cilindri da 3.0 litri da 381 CV della S 450. Entrambi rimarrebbero abbinati alla trazione integrale 4Matic.
La configurazione di punta potrebbe essere plug-in hybrid, con 130 km di autonomia in modalità full electric. Qualora venisse integrato allora si tratterebbe di un gran bell’assist nei confronti dell’ambiente. Il settore automotive può dare un importante contributo all’ecosistema, tramite la riduzione della CO2 propagata nell’ambiente, e la soluzione PHEV cadrebbe a pennello.
Sui prezzi, la cifra da mettere oggi in conto è di circa 110 mila euro. Alla luce dell’inflazione e degli upgrade compiuti dalla Casa, ci aspettiamo un leggero rincaro, a 115 mila euro, destinato a crescere in caso di allestimenti di caratura maggiore.