In oltre 40 anni di attività, la Mercedes Classe G ha totalizzato 500 mila immatricolazioni. Un numero che potrà apparire esiguo, se vengono ignorate le necessarie premesse per capire la portata del fenomeno. Il modello in questione non è, infatti, di massa, bensì riservato a una fascia di pubblico in possesso di ottime disponibilità economiche. Inoltre, fa delle caratteristiche estreme una prerogativa assoluta, che la rendono subito riconoscibile. Nel corso del prossimo anno sono attesi dei grossi aggiornamenti con la Mercedes Classe G Model Year 2025, come spiegano i portavoce ufficiali. Difatti, secondo quanto riportano fonti vicine alla Casa di Stoccarda ci sono dei grossi progetti in serbo. Dei piani mai messi in atto, i quali ricalcano la stessa strategia adottata dalla Jeep, pronta a capitalizzare la fama della sua Renegade con la Willys.
Come ben sanno gli appassionati del genere, si potrà dire qualunque cosa a proposito della proposta originale, tranne che sostenere sia poco ingombrante. Usarla in città è pressoché impossibile, specie nelle ore di punta, dove già ci pensa la giungla urbana a testare i nervi.
E poi lo vogliamo dire quanto è scomoda da parcheggiare, ad esempio nei centri commerciali? La proposta di taglia small (fatte, almeno, le debite proporzioni) sarebbe in grado di attirare la curiosità di un pubblico finora mai interessatosi al veicolo. L’indiscrezione, proveniente per l’esattezza dalla testata tedesca Handelsblatt (di solito molto attendibile, soprattutto rispetto alle produzioni nazionali), sostiene che c’è l’intenzione di immettere in commercio un esemplare di dimensioni ridotte. Al Salone di Monaco 2023 è giunta la conferma, nientemeno che dal suo primo sponsor, il leader di MB Ola Kallenius.
Andiamo, comunque, per gradi, senza nessuna fretta. Nel presente articolo passeremo, anzitutto, in rassegna l’estetica della nuova Mercedes Classe G, prima di spostarci sugli interni, in cui, da tradizione, lo spazio a disposizione sarà pressoché immenso. In conclusione, analizzeremo gli aspetti di carattere tecnico, principalmente la gamma motori, che, ve lo anticipiamo subito, sarà, in primo luogo, elettrica, e proveremo a immaginare il prezzo.
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Mercedes Classe G 2024: gli esterni
La Mercedes Classe G baby sarebbe un progetto seguito in prima persona dal numero uno della potenza teutonica. L’amministratore delegato veniva definito molto interessato e oggi sappiamo che è davvero determinato ad accertarsi il buon andamento dei lavori. La nomenclatura non sarà, comunque, essere di “GLG”, né dovrebbe spartirne la base meccanica. Tuttavia, la parentela sarebbe palese fin da un rapido sguardo. Difatti, ricorderebbe la storica proposta sotto il profilo estetico, squadrato e parecchio virile.
Per così dire, sarebbe un esemplare votato allo scenario urbano, sprovvisto del telaio a longheroni e dall’altezza a terra discreta, in confronto all’originale. Oltre alla maggiore maneggevolezza, sarà presumibilmente un’opzione più sobria, adatta a una clientela eterogenea. Comunque, se temete di ritrovarvi con prestazioni mediocri nei tragitti off-road andreste… fuori strada. Difatti, l’attitudine ad affrontare i sentieri insidiosi rimarrà, solo con un tocco di discrezione in più. La lunghezza sarebbe “umana”, intorno ai 460 cm, andando a perdere le sembianze da carrarmato.
La piattaforma adottata sarebbe la stessa di Classe A e Classe B in variante full electric prevista in futuro. Dei ritocchi meccanici consentirebbero alla new entry di mettere a segno delle economie di scala, il che non è mai una cattiva notizia, nella prospettiva di un’azienda orientata al profitto.
Il nuovo sport utility sarebbe il quinto modello Entry Luxury, in aggiunta ad altre quattro proposte in procinto di approdare nel corso del prossimo triennio. Ciò permetterebbe al Costruttore di avere un “punto d’appoggio” nel sempre più affollato comparto dei crossover robusti, costellato da proposte della fama di Mini Aceman, Jeep Avenger e la bev basata su portafoglio MEB di Ford.
Il rilascio servirebbe a stabilire il sub-brand “G” allo stesso modo di Maybach e AMG: ognuna dotata di specifiche caratteristiche, mirano a soddisfare in maniera accurata uno specifico target di pubblico. Källenius ha raccontato lo scorso anno di vedere notevole potenziale per espandere il portafoglio di fascia alta con prodotti ancora più affascinanti e, in effetti, gli sviluppi del piano di crescita e rafforzamento virano in tale direzione.
Gli interni
I principali interrogativi inerenti alla baby Mercedes Classe G 2025 vertono sugli interni. Di spazio a bordo, poco ma sicuro, vi sarebbe spazio a sufficienza per una famiglia al gran completo. Anche se meno imponente rispetto ala G canonica avrebbe un’ampia abitabilità. Ci si sentirebbe fin da subito a proprio agio, data, peraltro, la cura ai tratti della cura maniacale riposta nell’ergonomia. Chi opera tra le fila della realtà di Stoccarda è ben conscia del fatto suo; perciò, si adopererebbe affinché il risultato sia soddisfacente, senza riserva alcuna. I materiali sarebbero di buona fattura, privi di plastiche, contrarie alla vocazione del lusso. Le ridotte dimensioni non avrebbero, infatti, nulla a che vedere con un’inferiore qualità costruttiva.
Il vero dubbio degli appassionati di un’icona attiene semmai alla tecnologia. Quanto spazio avranno le dotazioni di bordo? I sistemi di sicurezza saranno all’altezza della reputazione guadagnata o, addirittura, le supereranno? Trattandosi di un classico suv, crediamo verrà svolto un ottimo operato, dove i sistemi ADAS reciteranno un ruolo chiave. A tale proposito, la Mercedes si sta sposando parecchio affinché le tecnologie di guida autonoma di livello 3 vengano accettate sulla scena mondiale.
Ottenuto l’ok dalle autorità tedesche, il proposito è di raccogliere il benestare negli altri territori, a cominciare dal resto d’Europa. Il via libera le darebbe la facoltà di dettare degli standard inediti, tali da farla risplendere sui competitor. Da qui al 2025 può succedere qualsiasi cosa e, sebbene rimanga un obiettivo parecchio ambizioso, da MB è lecito aspettarsi qualunque cosa.
Motori e prezzi
Chiudiamo con la gamma motori, su cui c’è parecchio da raccontare. In alcune interviste rilasciate alla stampa gli alti funzionari hanno spiegato che il pianale MMA sarà multienergia, ovvero adatto a vari tipi di combustione, malgrado sia in primis concepito per le bev. Dopodiché, si è sottolineato come verranno fatti dei compromessi sul lato della combustione. La Mercedes Classe G di piccole dimensioni conterebbe sia su motori a combustione interna sia su azionamenti elettrici. Il sistema a 800 volt permetterebbe la ricarica rapida, uno degli aspetti più critici quando si parla di bev. Le lunghe attese alle colonnine tengono lontani diversi potenziali acquirenti. Che, a dispetto delle ottime disponibilità economiche, continuano a prediligere i motori a benzina o ibridi.
Stando alle anticipazioni, la batteria sarebbe in grado di passare dal 10 all’80 per cento entro 30 minuti, mediante una ricarica a 350 kW. La paventata introduzione di una nuova batteria con anodo di silicio, avente una capacità di circa 100 kWh, permetterebbe di conseguire un’autonomia di gran lunga superiore a quella delle rivali alimentate in maniera convenzionale. Non si avvicinerà, però, ai 700 km del concept EQXX, dato lo sviluppo in verticale.
In certi territori (tipo in Italia, dove le stazioni di rifornimento vanno avanti a scarseggiare), la MB potrebbe avere in serbo pure una versione mild-hybrid, ben meno impegnativa rispetto ai competitor. Che ciò succeda davvero è da vedere, sicché l’identità del sottomarchio G mira a fornire una combinazione senza pari di lusso e capacità off-road per le bev, secondo il responsabile dei mezzi fuoristrada, Emmerich Schiller. Un prezzo plausibile rientrerebbe nella forbice tra i 50 e i 60 mila euro, circa la metà della Mercedes Classe G canonica, il cui listino parte da poco più di 100 mila euro per arrivare anche a sfiorare i 200 mila con la G63.