La Mercedes Classe A, uno dei modelli più iconici del marchio tedesco, continuerà ad essere prodotta fino al 2026, contrariamente ai piani iniziali che prevedevano la sua uscita dal mercato già da quest’anno.
Questa decisione giunge in seguito alla conferma da parte della casa automobilistica tedesca di abbandonare la strategia esclusivamente elettrica in favore di un approccio più flessibile alla produzione dei modelli, che includerà la continuazione dell’assemblaggio di auto con motore a combustione interna basati su piattaforme esistenti per il prossimo decennio.
Mercedes Classe A: la fine della produzione slitta al 2026
Il cambio di rotta è stato sottolineato dalle dichiarazioni rilasciate da Ola Källenius, CEO della Stella a tre punte, il quale ha evidenziato come la transizione dell’industria automobilistica verso l’elettrico non avverrà in maniera lineare, ma attraverserà alti e bassi.
La differenza di prezzo tra veicoli elettrici e quelli endotermici è uno dei fattori che rallenteranno l’adozione degli EV, con Källenius che prevede una parità di costi ancora lontana.
La strategia di Mercedes, inizialmente orientata verso una gamma completamente elettrica entro il 2030, subisce dunque una modifica sostanziale con l’aspettativa che le vendite globali di veicoli plug-in hybrid e full electric rappresentino solo la metà del totale entro tale data. Gli ultimi studi effettuati dal costruttore tedesco indicano che la domanda di veicoli elettrici sarà concentrata principalmente nei segmenti di auto piccole e medie.
In preparazione alla continuazione della produzione della Classe A, la Stella di Stoccarda ha apportato modifiche al suo stabilimento di Rastatt (Germania) per consentire la produzione di auto sia con piattaforma MFA che con la nuova MMA. Quest’ultima, in particolare, è stata concepita per supportare motori termici, ibridi plug-in ed elettrici, sottolineando così un approccio flessibile.
Questa evoluzione nella strategia di prodotto riflette la necessità di Mercedes di adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato, mantenendo al contempo la flessibilità nella transizione verso l’elettrificazione, in un contesto caratterizzato da sfide significative ma anche da opportunità di innovazione.