Più di 300.000 persone hanno intentato una causa contro Mercedes-Benz Group AG, riferisce Reuters. A loro si aggiungeranno nel prossimo futuro altri 35.000, tutti accusano l’azienda che il livello dichiarato di emissioni nocive delle auto Mercedes-Benz non corrisponde alla realtà.
Class Action contro Mercedes da parte di 300 mila persone per aver dichiarato livelli di emissioni non corrispondendi alla realtà
Secondo l’accusa per otto anni, dal 2008 al 2016, l’azienda avrebbe venduto centinaia di migliaia di auto con livelli inaccettabilmente elevati di sostanze nocive in Europa e negli Stati Uniti. Gli atti di causa affermano che alcuni veicoli Mercedes-Benz sono dotati di un sistema progettato per ridurre le emissioni di NOx, ma che funziona correttamente solo a determinate temperature.
I rappresentanti di Mercedes-Benz continuano a negare tutte le accuse, nonché possibili parallelismi con il famoso scandalo diesel scoppiato alcuni anni fa attorno al gruppo Volkswagen. “Ci sono differenze cruciali nel caso contro Mercedes-Benz. La nostra azienda non ha installato software fraudolento sui suoi veicoli, che riduce deliberatamente il livello di emissioni quando testato dalle autorità competenti”, sono categorici gli avvocati del produttore tedesco.
Il caso stesso sarà discusso in Gran Bretagna, dalla Corte Suprema di Londra. Secondo i rappresentanti dell’accusa, il caso ripete in gran parte il processo contro il Gruppo Volkswagen, conclusosi lo scorso anno. Alla fine, il produttore tedesco ha ammesso la propria colpa e ha accettato di pagare 193 milioni di sterline di risarcimento a 91.000 clienti britannici.
Nel luglio 2022, Mercedes Benz è stata oggetto di un’analoga azione legale collettiva intentata per conto di conducenti tedeschi per la sua presunta manipolazione dei test sulle emissioni.
Un portavoce di Mercedes Benz ha dichiarato: “L’udienza riguarda una domanda di Group Litigation Order (GLO) che è stata depositata presso l’Alta Corte”. “L’applicazione è un passaggio procedurale per consolidare le singole rivendicazioni che gli studi legali dei ricorrenti hanno presentato fino ad oggi.”
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