Mercato auto gennaio 2023: prosegue forte la crescita

M Magarini
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Il 2023 a quattro ruote in Italia si apre sotto le migliori avvisaglie. Secondo, infatti, quanto indica Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), il mercato auto di gennaio 2023 ha chiuso con un totale di 128.301 unità vendute. Ciò corrisponde a una crescita del 19 per cento rispetto a dodici mesi prima. Allora il numero totale delle targhe era stato di 107.853, in contrazione del 20 per cento nel confronto mese su mese con il 2021. Il segnale viene, comunque, accolto con scetticismo dall’associazione.

Mercato auto gennaio 2023: Italia in crescita anche se sono necessarie delle conferme

Mercato Auto Gennaio 2019

Se davvero l’industria risalirà lo vedremo nel prosieguo, perché ancora oggi permangono delle forti criticità, sottolineata nella nota diramata da Unrae alla stampa. Non è il momento di fare grandi proclami, onde evitare di rimanerne scottati. Premesso ciò, trova conferma la stima, fornita nei mesi passati, di 1,4 milioni di registrazioni, con un incremento del 6,3 per cento sul 2022, equivalente a 83 mila unità in aumento. Per credere davvero nella ripresa le congiunture esterne dovranno essere più favorevoli.

Attualmente viviamo in un periodo costantemente segnato da differenti problematiche. Il primo, quello che si trascina da maggior tempo, è la carenza delle catene di approvvigionamento. I disagi riscontrati non si possono considerare risolti, malgrado il mercato auto nuove di gennaio 2023 sia incoraggiante.

Almeno nella prima parte dell’anno – ha prospettato Unrae – la carenza di materie prime e componenti necessari per il sostenimento dell’attività produttiva continuerà a pesare sui player dell’industria. L’organizzazione, che riunisce sotto la sua ala i marchi esteri, è dell’avviso che lo sviluppo dipenda dal trend fortemente negativo del 2022. Ciò sembra assicurare una crescita a doppia cifra in apertura del 2023, mentre nei mesi successivi ci sarà pressoché un consolidamento.

Tra le forme di alimentazione con maggiori margini di crescita spiccano l’ibrido plug-in e l’elettrico. Gli EV hanno vissuto un vero e proprio collasso nel 2022 con una contrazione del 26,8 per cento, in controtendenza al resto d’Europa. Nel frattempo, si esorta le autorità politiche nazionali a dare l’accelerata finale nei provvedimenti adottati. Nella fattispecie, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha stanziato 713 milioni di euro per l’installazione, entro il prossimo triennio, delle colonnine di ricarica. I centri urbani ospiteranno 13.755 infrastrutture da 90 kW, mentre le superstrade ne accoglieranno almeno altre 7.500 da 175 kW.

Mercato auto gennaio 2023: il commento del presidente dell’Unrae, Michele Crisci

Il Presidente dell’Unrae Michele Crisci approva il nuovo corso intrapreso dal Mase, autore di decreti corretti. Stando al numero uno dell’organizzazione, le istituzioni hanno preso la direzione giusta per la transizione verso una mobilità a basso impatto ambientale. Dei margini di manovra, comunque, sussistono, inerenti alla ripresa del mercato. Il punto numero uno da affrontare è l’inclusione di ogni soggetto giuridico nella lista dei beneficiari, senza effettuare nessuna forma di distinzione. Gli incentivi andranno corrisposti al 100 per cento e non al 50. Inoltre, occorre dire addio alle soglie del prezzo massimo delle EV acquistabili con i contributi o, tutt’al più, fissare una soglia unica a 50 mila euro.

A nome del gruppo rappresentato, chiede l’attuazione di altre proposte avanzate da Unrae. Per Crisci rimane essenziale attuare degli accorgimenti a proposito delle tempistiche. La scadenza per il completamento delle prenotazioni ecobonus occorre aumentarle da 180 a 360 giorni. E poi, in quanto alle infrastrutture è imprescindibile segnare una svolta. I traguardi tagliati finora non soddisfano i Costruttori esteri, che invocano più impegno dalle autorità. Il processo burocratico relativo al finanziamento per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini – ha proseguito Crisci – rimane troppo lento nella sua attuazione.

Le lungaggini amministrative costituiscono una zavorra, che spetterà al Governo Meloni affrontare con successo. Crisci vede comunque il bicchiere mezzo pieno, dati i risultati conseguiti, e il tempo a disposizione. Difatti, l’esecutivo ha un’intera legislatura davanti a sé e bisogna cogliere tale opportunità. Un aspetto cruciale da rivedere è quello fiscale del comparto automotive, apportando dei correttivi circa la detraibilità dell’IVA e la deducibilità dei costi, in riferimento alle emissioni di anidride carbonica per le flotte aziendali.

Se l’analisi viene approfondita sugli utilizzatori, emerge che la crescita dei privati è stata inferiore rispetto alla media generale, con una quota che si riduce di 5,2 punti, al 61,5 per cento. Le autoimmatricolazioni si fermano al 9 per cento totale, in riduzione di 1,5 punti. Vola il noleggio a lungo termine, con 28.600 immatricolazioni, per un market share del 22 per cento, pari a un più 5,9 per cento, trainato dal rendimento di Top e Captive.

La formula a breve termine riprende qualche decimale, ma nel mercato auto di gennaio 2023 in Italia si ferma ad appena l’1,5 per cento del totale. Brillano le società, che guadagnano mezzo punto e nel primo mese dell’anno coprono il 6 per cento dell’ammontare globale.

Alimentazioni: benzina e diesel al comando, in crescita il Gpl male le elettriche

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Dal punto di vista delle alimentazioni, i veicoli termici mantengono una parte importante. Le vetture a benzina hanno perso 0,8 punti, pari al 26,4 per cento di share. Il gasolio rimane fermo sul 19,1 per cento di quota. Il Gpl cresce di un terzo e giunge al 10,3 per cento, per un incremento dell’1,1 per cento.

Al contrario, il metano non va oltre lo 0,2 per cento. Probabilmente è stato fermato anche dalla crisi energetica imperante, con le misure adottate dal Governo russo nei confronti dei Paesi europei.

Le ibride recuperano quasi due punti percentuali e adesso costituiscono il 36,7 per cento, costituito dal 27,0 per cento delle mild hybrid e dal 9,7 per cento delle full hybrid. I veicoli full electric continuano nella crisi, corrispondendo al 2,6 per cento del totale, mentre le plug-in rimangono al 4,7 per cento. Le due forme, che rappresentano gli Electric Chargeable Vehicles, hanno avuto un calo del 7,3 per cento nel mercato auto gennaio 2023.

Mercato auto gennaio 2023: la nuova classificazione per segmenti

Nella nuova classificazione disposta dall’Unrae, nel segmento A le berline confermano il 13,7 per cento della quota, mentre i suv scendono dell’1,4 per cento. A riguardo del segmento B, le berline scendono di 2,9 punti, pari al 19,2 per cento, e i suv di 0,7 punti, pari al 28,5 per cento. In merito alle medie (segmento C), i suv guadagnano 2,7 punti, pari al 18,3 per cento, mentre le berline si attestano al 4,6 per cento.

Si trovano in ottimo stato di salute gli sport utility del segmento D, con un incremento di 1,6 punti, per un share del 6,3 per cento, con le berline ancorate allo 0,5 per cento. Nella fascia top di gamma i suv coprono l’1,5 per cento e le berline lo 0,2 per cento. Per concludere, le station wagon costituiscono il 3,1 per cento del mercato, i monovolume l’1,9 per cento e le sportive lo 0,9 per cento.

Nord-Ovest rimane il traino dell’automotive

Quindi, le rilevazioni di Unrae prevedono una suddivisione territoriale. Al solito, il motore è il Nord Ovest con una quota del 31,4 per cento, in aumento dello 0,8, davanti al Nord Est con il 27,5 per cento, in diminuzione dell’1,2 per cento. Quindi, il Centro sale di 1,4 punti, al 24,1 per cento. In calo, entrambe di mezzo punto, il Sud, all’11,5 per cento, e le isole, al 5,5 per cento.

Le nuove immatricolazioni di gennaio riportano un aumento delle emissioni di anidride carbonica del 2,2 per cento, a 120,7 grammi per chilometro, colpita dal crollo delle bev e dalla stagnazione delle phev: la fascia 0-20 g/km è il 2,6 per cento del mercato; la 21-60 g/km il 4,3 per cento; la 61-135 il 67,7 per cento; la 136-190 g/km il 21,6 per cento; da 191 g/km il 2,1 per cento.

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