Comunque la vedi, è brutta: a settembre 2024 le vendite auto nuove in Italia registrano una contrazione del 10,7%, con 121.666 immatricolazioni. Nei primi nove mesi 2024, la crescita del mercato si riduce al 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo un totale di 1.202.122 unità: un calo del 18,1% rispetto ai livelli pre-pandemia. Tutti i confronti sono in perdita secca: situazione gravissima. Illusorio il +29% delle elettriche: merito degli incentivi. Raggiungendo una quota di mercato del 5,2%: +1,5 punti percentuali rispetto ad agosto e +1,6 su settembre 2023.
Green Deal da Black Horror
Lucida l’analisi di Massimo Artusi, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto. Tre i guai. Uno: la forte incertezza nel processo di elettrificazione allargata. Due: i veicoli a batteria ancora fuori dalla portata economica di gran parte dei clienti. Tre: i ritardi accumulati dall’industria automobilistica italiana ed europea che ha effetti lungo tutta la filiera. Morale: gli ambiziosi obiettivi imposti con il Green Deal mettano a rischio la catena del valore e gli equilibri socio-economici e occupazionali del settore.
Una sola soluzione
Per Artusi, il flop dei veicoli a zero e basse emissioni potrebbe far riflettere attentamente i decisori politici a Bruxelles sugli impatti del divieto di vendita dei veicoli endotermici a partire dal 2035. Occhio all’adozione frettolosa del solo elettrico per la mobilità di tutti.
Cosa serve? Uno: un cambio di passo per arrivare preparati alla deadline del 2035 rivedendo le condizioni abilitanti alla transizione. Due: il riconoscimento di tutte le soluzioni carbon neutral, inclusi i carburanti sintetici e bio, affinché gli obiettivi di decarbonizzazione e delle emissioni zero siano concretamente realizzabili.
Attenti agli annunci deleteri
In occasione della riunione di agosto del Tavolo Automotive, il governo ha preannunciato un nuovo piano pluriennale di agevolazioni. Allora adesso tutti aspettano nuovi ecobonus: nessuno è così sciocco da comprare a 30.000 euro quello che a gennaio 2025 può acquistare a 20.000 euro grazie agli sconti statali. Annunci deleteri. Paralizzano il mercato.