McLaren 750S potrebbe non essere l’ultima con V8 non ibrido

Alessio Salome Autore
Potrebbe essere il successore della 765LT
McLaren 750S

McLaren ha introdotto recentemente la nuova McLaren 750S, una supercar che rappresenta probabilmente l’ultima supercar con motore V8 non ibrido del marchio britannico.

Nel corso di un’intervista con dei giornalisti, la 750S ha dimostrato di essere un degno successore della 720S, nonostante le somiglianze estetiche e il mantenimento del V8 biturbo da 4 litri leggermente potenziato.

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McLaren 750S: l’ultima supercar V8 potrebbe non essere l’ultima 100% endotermica

Charles Sanderson, direttore tecnologico di McLaren, ha sottolineato che la nuova supercar potrebbe segnare la fine di un’era per i V8 non elettrificati. Secondo Sanderson, questa decisione è influenzata dalle normative globali sulle emissioni dei propulsori a combustione interna. Nonostante ci sia un mercato e un apprezzamento particolare per questi powertrain, le regolamentazioni stanno tutte spingendo verso l’elettrificazione.

Tuttavia, l’eventuale addio ai V8 non ibridi non preclude la possibilità di un successore della 765LT. La transizione verso l’ibrido è una tendenza in aumento nel settore. Ad esempio, Ferrari ha introdotto la 296 GTB con un motore V6 biturbo elettrificato mentre Lamborghini prevede che il successore della Huracan avrà un gruppo propulsore ibrido simile.

McLaren ha sfruttato i crediti ottenuti dalle vendite della Artura, dotata di V6 ibrido, per compensare le sanzioni ambientali legate alla McLaren 750S, permettendole di mantenere il V8 non ibrido mentre la concorrenza si orienta verso altre soluzioni.

Charles Sanderson ha evidenziato i benefici dell’ibridazione, ricordando il successo della P1 e la più recente Artura. Tuttavia, egli afferma che la 750S offre un’esperienza unica nel suo genere, rappresentando una delle migliori interpretazioni del motore a combustione interna.

McLaren 750S

Alla fine, dunque, la supercar britannica si posiziona come un esempio eccezionale dell’ingegneria automobilistica, segnando forse l’ultimo capitolo di un’epoca iconica per i motori V8 non ibridi del brand britannico.

L’unità permette al bolide di scattare da 0 a 100 km/h in soli 2,8 secondi e da 0 a 200 km/h in 7,2 secondi mentre la velocità massima è di 332 km/h, oltre a completare un quarto di miglio in 10,1 secondi. Il propulsore riesce a sviluppare 750 CV di potenza e 800 Nm di coppia massima ed è abbinato a un cambio DSG a 7 rapporti.

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