Per accontentare una fascia di pubblico quanto più eterogenea possibile, la Mazda MX-5 2022 presenterà diverse migliorie. Al di là della rivisitazione estetica, il modello del Costruttore automobilistico giapponese riceverà un kit specifico per freni e sospensioni. Ciascuna delle proposte in commercio riguarda i prodotti che saranno realizzati a partire dalla metà del gennaio 2022 e invaderanno le concessionarie britanniche e giapponesi. Dunque, non risulta tuttora chiaro se gli accorgimenti in questione avranno o meno luogo sugli esemplari commercializzati in territorio italiano. Di sicuro, la curiosità è tanta e bisognerà scoprire se in futuro avremo qualche sorpresa.
Mazda MX-5: nella palette entra la tonalità Platinum Quartz Metallic
Il brand asiatico ha incrementato ulteriormente il grado di personalizzazione della MX-5. Relativamente alla palette di colori, compie il proprio esordio la tonalità Platinum Quartz Metallic, disponibile, fra l’altro, pure per la RF. Inoltre, la MX-5 con tetto in tela ha modo di fare affidamento su una inedita capote blu scura, abbinata ad interni in pelle nera.
Esclusivamente per il pubblico nipponico sarà ordinabile la versione speciale 990S. Il numero non è casuale, bensì costituisce un richiamo al peso complessivo del veicolo che si attesta, appunto, a 990 chilogrammi, risultando, perciò, più pesante di appena 30 kg in confronto alla storica unità lanciata nel 1989.
La sensibile riduzione è frutto (tra le varie aggiunte) dei cerchi in lega da 16” firmati Rays, più leggeri di 800 grammi l’uno rispetto a quelli comunemente montati. Oltretutto, il listino annovera un impianto frenante Brembo con dischi ventilati e una sfilza di modifiche inerenti all’erogazione della potenza complessivamente sprigionata, nonché alla taratura dello sterzo e delle sospensioni.
Assetto e motori
In termini di assetto, l’introduzione principale per la Mazda MX-5 MY 2022 è costituita dalle sospensioni Kinematic Posture Control. Tale soluzione esamina in tempo reale la curva e la differenza di velocità tra la ruota posteriore destra e quella sinistra. In occasione della frenata, il KPC crea una forza “anti-sollevamento”, che conserva la stabilità del mezzo, esaltando l’esperienza sull’asfalto.
A livello motori, rimangono le unità 1.5 da 132 cavalli e il 2.0 da 184 cavalli. Nella terra del Sol Levante, i prezzi partiranno dall’equivalente di circa 22.500 euro. Come detto, comunque, per disponibilità e prezzi sia italiani che europei occorrerà attendere ulteriori delucidazioni dal marchio. Che, almeno per il momento, non sono ancora arrivate.
Di sicuro in Giappone e Regno Unito avranno l’opportunità di beneficiare di un pacchetto davvero stuzzicante. Teniamo incrociate le dita affinché sia proposto anche lungo la nostra penisola.