Maserati in rosso, vendite crollate del 50%: secondo Tavares non è colpa delle auto

Francesco Armenio
Maserati continua a registrare numeri negativi sul mercato, ma secondo Carlos Tavares il motivo non sono le auto.
maserati

Secondo Carlos Tavares, il problema principale di Maserati è legato al marketing. Dopo queste dichiarazioni, rilasciate poche settimane fa, sono cambiate alcune “teste” nel team marketing del marchio. Le vendite di Maserati sono crollate di oltre il 50% nella prima metà del 2024 e ciò dimostra che qualcosa non funziona. Secondo Tavares, però, la colpa non è delle auto.

Secondo Carlos Tavares, il crollo delle vendite di Maserati non è dovuto alle auto

Maserati

Alcuni penseranno che con la transizione all’elettrico l’appeal del marchio è andato scemando. Non la pensa allo stesso modo Tavares, che continua a credere di avere una buona gamma di veicoli: “Non abbiamo problemi con i prodotti”, ma di posizionamento. “Maserati non è solo un brand di auto sportive, ma anche di gran turismo, di ‘dolce vita’ e tecnologia”, ha affermato Tavares ai microfoni di Autocar.

Secondo il manager portoghese, la gestione precedente non è riuscita a trasmettere il giusto messaggio ai potenziali clienti, motivo per cui le vendite sono crollate. Ora, con alla guida Santo Ficili, che guiderà anche il marchio Alfa Romeo, la situazione deve essere capovolta. L’obiettivo di Ficili, secondo Tavares, sarà quello di cambiare il mindset e le idee all’interno dell’azienda.

Maserati GranCabrio Folgore

La pressione sarà molto alta per il nuovo CEO, in quanto Tavares ha dichiarato che nel 2026 Stellantis farà il punto della situazione e valuterà l’andamento dei suoi 14 marchi. Se necessario, prenderanno delle decisioni importanti. Tavares, che lascerà la guida del gruppo automobilistico al termine del suo contratto all’inizio del 2026, ha affermato che dal 2026 Stellantis chiuderà “i rubinetti”, in quanto l’accordo prevedeva un investimento di 5 anni dopo la fusione del 2021, dopodiché i marchi dovranno dimostrare da sé il proprio valore.

Marchi quindi come Maserati, così come Chrysler, sarebbero quelli più in difficoltà a causa di mancanza di redditività. Insomma, più volte Stellantis ha ribadito di non volersi separare da nessuno dei suoi 14 marchi, ma tra qualche anno le cose potrebbero cambiare.

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