Con l’annuncio del rinvio al 2028 del lancio della nuova Quattroporte, Maserati ha confermato il suo impegno verso l’elettrificazione. La casa automobilistica di Modena prevede, infatti, di avere una gamma esclusivamente a zero emissioni entro il 2028. In attesa della nuova ammiraglia, l’azienda lancerà nel 2024 la nuova GranCabrio, disponibile sia con motore a combustione interna sia nella versione Folgore. Invece, la Grecale Folgore è già sbarcata lo scorso anno. Quindi, durante il 2025 verrà il turno della MC20 Folgore, la forma green della sportiva del Tridente. Sul biennio 2026-2027 mancano delle informazioni specifiche, tuttavia nel 2027 pare verrà il turno di un nuovo imponente SUV alla spina.
I piani rinnovati di Maserati
Il rinvio della Quattroporte costituisce un segnale importante del corso intrapreso da Maserati. Benché l’idea di attendere un lasso di tempo maggiore rispetto ai piani precedentemente comunicati farà poco piacere agli appassionati, la decisione assunta da Davide Grasso e soci cela delle motivazioni importanti. Secondo quanto riferiscono le fonti ufficiali della compagnia, lo sviluppo va ulteriormente affinato. Senza entrare troppo nei dettagli, il commento rilasciato dai portavoce dell’azienda suggerisce che vi sia stato qualche fuori programma durante i lavori. Piuttosto di immettere in commercio un prodotto soddisfacente solo a metà, le parti hanno preferito rallentare i ritmi.
Il passo indietro evidenzia la volontà di Maserati di distinguersi dal mercato delle berline tradizionali, così da puntare su un’elettrificazione più radicale e un’estetica più innovativa. La nuova Maserati Quattroporte non rappresenterà una “semplice” berlina EV, bensì una proposta completamente rinnovata. Lo stesso Grasso aveva già detto qualcosa a riguardo, in precedenti incontri con la stampa, quando aveva sottolineato la volontà di conferire un’immagine unica e distintiva. Niente paura comunque, perché, sempre stando alle dichiarazioni proferite dal top manager, l’identità da Maserati rimarrà. Tuttavia, costituirà il punto focale del corso in procinto di nascere. E viste le elevate aspettative create attorno è logica la cura in ogni minimo dettaglio. La squadra è attualmente ancora alle prese col progetto, d’altro canto è probabile che la produzione assumerà un look più dinamico e sportivo, oltre a un’autonomia di oltre 700 km.
Maserati ha pure sottolineato il proprio impegno verso la produzione nella nostra penisola. Infatti, ciascuna vettura parte dell’attuale portafoglio e quelle future saranno progettate, sviluppate e fabbricate negli stabilimenti nazionali. Si tratta di una scelta importante sia a livello di economia locale sia di prestigio del brand. L’eccellenza del Made in Italy nel mondo viene espressa e rivendicata. Le parole costituiscono pure una velata (ma neanche troppo…) risposta alle recenti dichiarazioni della premier Giorgia Meloni, entrata a gamba tesa sul conglomerato italo-franco-americano. Le prospettive future dell’azienda appaiono incoraggianti. Tra elettrico e innovazione, cercherà di riscattarsi da un 2023 andato ben al di sotto delle aspettative.