Maserati: arriva la nuova piattaforma online

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Nuovo sito web Maserati

Maserati ha lanciato una nuova piattaforma online per il Nord America, parte di uno sforzo rivitalizzato del marchio per rinascere anche Oltreoceano. Il marchio afferma che il suo obiettivo è “semplificare il processo di acquisto dell’auto per i clienti“. Si chiama “Il mio Showroom Maserati“. L’idea è di consentire ai potenziali acquirenti di ricercare e progettare virtualmente le loro potenziali auto.

Ancora più importante, Maserati afferma che gli acquirenti saranno in grado di visualizzare l’inventario del concessionario dal vivo vicino a loro. Anche il sito è attivo al momento in cui abbiamo pubblicato questo articolo, quindi ci siamo presi un po’ di tempo per provarlo. In breve, non è un cambiamento rivoluzionario – la maggior parte non se ne accorgerà – ma il nuovo sito funziona decisamente meglio del suo predecessore.

Come cambia il sito di Maserati

Sfortunatamente, il configuratore Maserati è ancora un po’ lento, anche se è molto meglio di prima. Spesso il sistema è lento nell’aggiornare le modifiche selezionate. Abbiamo scelto di realizzare una Maserati Grecale e una MC20 e, in entrambi i casi, ci è voluto molto tempo per aggiornare le selezioni dei cerchi.

Indipendentemente da ciò, Maserati ha fornito alcune informazioni sui cambiamenti. Dice che la nuova piattaforma serve per acquistare modelli online, non per realizzarli. Ad esempio, il sito calcolerà le opzioni di pagamento per gli acquirenti. Prima di arrivare a questo, gli acquirenti possono sfogliare diversi modelli, alternando tra i vari allestimenti.

Maserati ha rapidamente ampliato la sua offerta negli ultimi anni, quindi questo è un bel vantaggio del nuovo sito. Da lì, gli acquirenti potranno richiedere test drive, inviare richieste di credito, rivedere le garanzie e ottenere stime di permuta.

Alla fine, potrai parlare direttamente con un rappresentante Maserati. Questi cambiamenti avvicinano sempre di più le concessionarie del marchio a un modello di vendita diretta. Vedremo come evolveranno i concessionari e se questa soluzione, che non piace a molti costruttori, verrà portata avanti.

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