Siccome Fisker, BMW e Jaguar eliminano gradualmente alcuni modelli, allora Magna Steyr corre ai ripari, tagliando 500 posti di lavoro a Graz, in Austria. Un’ipotesi per salvare qualcosa, era la produzione di 40.000 Suv Fisker Ocean (foto giù), ma la Casa automobilistica rischia la bancarotta. Addio pure a BMW Serie 5 e a due Jaguar: E-Pace e I-Pace. In più, stop a BMW Z4 e Toyota Supra nel 2026. La batosta vera per il produttore a contratto (sforna vetture dietro accordi con le Case auto) arriva dalle startup elettriche: un flop, contro quello che doveva essere un boom.
Numeri preoccupanti per Magna Steyr
In tutto, Magna Steyr ha una capacità di circa 150.000 auto all’anno. Nell’ultimo trimestre del 2023, solo 21.400 veicoli: in proiezione, fa meno di 86.000 nei 12 mesi. In discesa rispetto ai 28.600 dello stesso periodo del 2022. I prossimi tre anni saranno molto difficili a Graz, ha detto il ceo Roland Prettner, in una recente intervista al quotidiano Kleine Zeitung.
Speranza Cina
C’è un’ultima speranza: i giganti cinesi. Come mettere piede in Europa senza costruire proprie fabbriche? Con una produzione a contratto di Magna Steyr. Inoltre, oggi i dazi in ingresso in Europa sono pari a circa il 10%, mentre quelli in ingresso in Cina schizzano al 25%: questo delta aiuta la competitività di Pechino. In arrivo però barriere doganali dall’Ue contro la Cina. Le case del Dragone potrebbero allora, in modo intelligente, scavalcare i dazi imposti dall’Ue sulle auto provenienti dalla Cina: come? Sfornando veicoli in loco. Magari grazie all’azienda di Graz. A quel punto, potrebbe nascere un secondo problema: dazi alle cinesi che producono “sfruttando” fabbriche europee. Un inseguimento perenne, senza fine.