Le auto elettriche rappresentano sicuramente il futuro del settore dell’automotive, appare evidente infatti che ormai la stragrande maggioranza dei brand automobilistici hanno deciso di dirottare i propri investimenti proprio sulla produzione di modelli elettrici.
Non solo, è ormai diventata ufficiale la decisione da parte dell’Unione Europea, la quale ha deciso che dal 2035 sarà di fatto vietata la vendita di automobili con motore termico.
Insomma, parliamo di una vera e propria rivoluzione in atto. La transizione che ci porta dalle auto a combustione a quelle elettriche è iniziata già da parecchio tempo, ma è innegabile che negli ultimi anni ha subito una grande accelerazione e ormai il mercato è in grado di offrire un numero estremamente elevato di modelli a emissioni zero.
Sebbene i vantaggi delle auto elettriche siano sotto gli occhi di tutti, pur presentando ancora dei lati nascosti che necessitano di analisi più approfondite, non possiamo certamente dimenticare che ci sono ancora delle incertezze e dei dubbi sui modelli e emissioni zero, soprattutto per quanto riguarda la ricarica auto elettriche, che possiamo definirla come il tema più importante.
Infatti, è chiaro ed evidente che in Italia non esiste ancora una rete di colonnine di ricarica all’avanguardia, anche se comunque dobbiamo dire che in questo senso si stanno moltiplicando gli investimenti. Inoltre, i costi per ricaricare un veicolo elettrico non sono sempre così convenienti, anzi.
In questo articolo vogliamo dunque analizzare nel dettaglio quanto si spende realmente per ricaricare un’auto elettrica.
Quanto costa ricaricare un’auto elettrica?
Tutti coloro che stanno valutando l’ipotesi di acquistare un’auto elettrica, si trovano davanti a un dilemma estremamente serio e importante che riguarda la ricarica del veicolo.
Partiamo da un dato chiaro e che ha avuto la certificazione di numerosi studi, ovvero un’auto elettrica è molto più efficiente di un’auto a benzina o a gasolio e fin qui ci siamo.
Tutto qui? In realtà no, il costo ogni cento chilometri di un’auto elettrica è davvero sensibilmente inferiore a quello di un veicolo con motore termico?
Diventa impossibile dare una risposta certa, sostanzialmente per due motivi. Il primo è che il prezzo dell’energia elettrica è variabile, pertanto non si può dire se l’auto elettrica costa meno oppure no. Sappiamo che nei mesi scorsi c’è stata una crescita esponenziale del costo del energia che, inevitabilmente, ha avuto ripercussioni importanti anche nei confronti di coloro che hanno una macchina elettrica.
Il secondo motivo dipende anche dal modo in cui andiamo a ricaricare il nostro veicolo elettrico, anche questo infatti determina un risultato estremamente variabile.
La ricarica
Riteniamo dunque opportuno partire parlando dell’efficienza della ricarica.
Per prima cosa è bene sapere che il consumo o meglio dire rendimento di un veicolo elettrico, ovvero i chilometri percorsi con 1kw/h, viene calcolato in base alla quantità di energia prelevata dalla batteria, rapportandola dunque con i chilometri che vengono effettivamente percorsi.
Quanta energia consumiamo per ottenere 1kwh?
Ed ecco che entra in gioco una componente di straordinaria importanza, ovvero l’efficienza della ricarica. Quest’ultima è ovviamente inferiore al 100% e solitamente varia tra 80% e 85%.
In sostanza, per avere 1kwh nella batteria, il caricabatteria produrrà all’incirca 1,2kwh e di conseguenza questo ha come conseguenza una durata sostanziale dei chilometri percorsi e quindi dell’autonomia, che scende a circa 5km/kwh.
L’auto elettrica fa risparmiare?
Fondamentalmente dunque ci si chiede se l’auto elettrica è effettivamente economica dal punto di vista della ricarica, sempre rapportandola a quelli che sono i costi di un’auto a benzina o a gasolio.
Nel momento in cui si ricarica un’auto elettrica, possiamo ipotizzare che il costo complessivo sia pari a circa 20 centesimi/kwh, ovviamente tale cifra include anche i vari oneri accessori.
A questo punto possiamo dire che occorrono circa quattro euro per percorrere cento chilometri con un veicolo elettrico, cifra che può essere paragonata ad un veicolo alimentato dal metano.
Attenzione però, se si opta per una ricarica tramite colonnina a corrente alternata, con potenza di 22kw, il costo sale in maniera importante fino ad arrivare a circa 40 centesimi/kwh, ovvero otto euro per percorrere cento chilometri che se paragonati ai prezzi attuali sono simili a quelli che si spendono con un’auto a gasolio che percorrere i sedici chilometri con un litro.
Naturalmente, per coloro che ne hanno la possibilità si può ricaricare a casa sfruttando il proprio impianto fotovoltaico. In questo caso il risparmio è sicuramente consistente.
Colonnine di ricarica rapida
Le colonnine a ricarica rapida che rappresentano senza dubbio una soluzione estremamente interessante e utile per coloro che hanno la necessità di caricare il proprio veicolo in tempi rapidi.
Il rovescio della medaglia però è rappresentato dal fatto che con queste colonnine il costo dell’energia elettrica è di circa 55 centesimi/kwh, che tradotto significa dover spendere ben undici euro per percorrere solamente cento chilometri.
Questo valore di spesa è simile a quello che avviene con una normale auto a benzina sprovvista di qualunque sistema ibrido o elettrico. Anzi, possiamo dire che in questa situazione un’ottima auto hybrid o una buona plug in hybrid, riesce a fare decisamente meglio di un’auto completamente elettrica.
Meglio non caricare al 100%
Chiudiamo dicendo che le colonnine rapide hanno certamente un costo superiore, in realtà però comportano un risparmio sia in termini di tempo che di energia.
Vari studi hanno dimostrato e confermato in maniera netta che il processo di ricarica di un veicolo elettrico dovrebbe fermarsi quando i livello della batteria raggiunge la soglia dell’80%, in questo modo si avranno benefici sulla durata della carica, con una protezione in più per la batteria.
I prezzi variano
Tutto quello che abbiamo visto in questo articolo si basa sui prezzi dell’energia elettrica che, lo dobbiamo tenere a mente, sono variabili e quindi soggetti a oscillazioni più o meno importanti.
Infine, è utile sapere che esistono delle interessanti formule di abbonamento che a fronte di un canone mensile o trimestrale piuttosto contenuto, permettono di poter usufruire di ricariche illimitate per un determinato periodo di tempo.
Non ci resta che augurarci che possano essere fatti passi avanti anche in questo senso, in modo tale che l’utente finale abbia la possibilità di scegliere la formula che più si adatta alle proprie esigenze, con la speranza che i prezzi possano essere sempre più concorrenziali.