Ma quale auto elettrica: Lotus fa una scelta ben diversa

Ippolito Visconti Autore News Auto
Lotus è l’ennesimo marchio che abbandona i piani solo elettrici.
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Avanzata impetuosa e rumorosa verso l’elettrico seguita da ritirata silente: lo fa anche Lotus, come molti altri costruttori. In fuga dalla distopia full electric, che porta disgrazie, disoccupazione, decrescita infelice. L’era termica non è finita per la straordinaria azienda britannica, che offrirà la Super Hybrid a autonomia estesa. Altro che solo batteria nel 2028. Insomma, il ritorno alle auto termiche era già in atto prima che Trump venisse rieletto.

Comandano i cinesi di Geely

Di proprietà della holding cinese Geely, la società con sede a Hethel in Inghilterra, abbandona i piani solo elettrici per il 2028, spostando invece l’attenzione sugli ibridi a autonomia estesa. Questi nuovi veicoli promettono fino a 680 miglia (1.094 km) tra le soste per il rifornimento. Super Hybrid avranno un’architettura elettrica da 900 V, un motore turbocompresso e un pacco batteria. E il peso? Esempi di auto sportive ibride leggere ce ne sono alcune (i8, 296 GTB, Arturia) ma anche quelle più pesanti, Mercedes AMG GT 43 e 63 S E, Honda NSX o la Corvette E Ray. Chissà. Magari, ora abbandona le auto EV in stile cinese e il design e torna a fare qualcosa come l’Elise.

Primo guaio: l’autonomia delle elettriche

Nel 2018, Lotus ha introdotto il suo piano Vision80, progettato per trasformare l’azienda in un “fornitore di mobilità globale completamente elettrico” in soli dieci anni. Il ceo Feng Qingfeng ha affermato: “Credo che i veicoli a carburante abbiano ancora un lungo ciclo di vita”. Un dato chiave: i conducenti Lotus percorrono in media 18.641 miglia (30.000 km) all’anno. Ciò significa che l’autonomia è estremamente importante per i clienti e sembra che alcuni siano rimasti delusi dalla spinta verso i soli veicoli elettrici.

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Secondo guaio: termici ultra potenti

L’autonomia non sembra essere l’unico problema, come ha detto Qingfeng: “La penetrazione dei veicoli elettrici puri nel segmento delle auto di lusso è lenta perché i motori delle auto di lusso sono già molto potenti e l’esperienza di guida è abbastanza simile, con motori a otto e dodici cilindri che funzionano bene. Il miglioramento della potenza non è scontato”. 

Perché Lotus in rosso

Nei primi nove mesi l’azienda ha consegnato 7.543 veicoli per un aumento annuo del 134%. Ma è in rosso: ha riportato una perdita operativa di 438 milioni di dollari per la prima metà del 2024.

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