Il prossimo 29 aprile promette di essere una data molto importante, per Renault. Il gruppo transalpino, infatti, presenterà i suoi nuovi furgoni Trafic, Estafette e Goelette, prodotti in Francia in collaborazione con Flexis nello stabilimento di Sandouville.
L’evento avrà luogo al Commercial Vehicle Show di Birmingham e a renderlo così rilevante è il fatto che i veicoli in questione sono i primi a poter disporre dell’architettura flessibile ed evolutiva sviluppata da Ampere, la divisione tecnologica del Gruppo Renault specializzata nei veicoli elettrici. Architettura che ruota attorno alla piattaforma SDV (Software Defined Vehicle). Una disponibilità che, nei piani del marchio transalpino è destinato a segnare una svolta nel segmento dei furgoni elettrici, in attesa di vederne l’applicazione anche agli altri veicoli green.
La nuova architettura software di Renault è destinata a dare vita ad una rivoluzione
I veicoli, termici o elettrici che siano, vengono costruiti partendo da un telaio e da un motore. Ai quali, in seguito, sono aggiunte le apparecchiature elettroniche e gli altri dispositivi previsti. In conseguenza di questo modus operandi, i veicoli in questione richiedono la successiva integrazione di numerosi computer, che possono essere fino a 80 per ognuno di essi. Operando in tal modo, però, ne scaturisce una sostanziale limitazione in termini di prestazioni e nell’aggiunta di nuove funzionalità.

Ora, però, secondo Renault sta per cambiare tutto. E a dimostrarlo saranno proprio i furgoni Trafic, Estafette e Goelette, venendo dotati di una piattaforma unica in grado di integrare un’architettura software centralizzata con un sistema operativo connesso e intelligente. Cui spetta, in buona sostanza, il compito di condurre un rapido monitoraggio, un’analisi e un miglioramento altrettanto veloci e affidabili delle funzioni del veicolo.
La presenza di supercomputer destinati a fungere da vero e proprio cervello del veicolo che li adotta, permette di elaborare tutti i dati raccolti dai vari sensori dell’auto in particolare dai sistemi di assistenza alla guida, quelli indicati anche come ADAS. Oltre che dal motore, dalla gestione del telaio e dai sistemi multimediali e di connettività. In tal modo diventa possibile capire gli aggiornamenti necessari al fine di riuscire a prolungare la vita utile del veicolo. Il tutto facendo leva sul sistema operativo CAR OS (Car Operating System), progettato da Ampere
Il nuovo sistema consente ai veicoli di perdere meno valore
Le operazioni che abbiamo ricordato, però, non si tradurranno soltanto in prestazioni migliori. Renault, infatti, non ha eccessive remore ad affermare che grazie alla piattaforma SDV, trascorso un determinato lasso di tempo, il veicolo interessato avrà lasciato sul terreno meno valore, proprio perché nel frattempo sarà stato arricchito con nuove funzionalità. In tal modo si verificherà un miglioramento nel valore residuo del veicolo.
L’esempio fatto dal marchio francese per spiegare al meglio la vera e propria rivoluzione che si sta per innescare è quello dei telefoni cellulari. Come nel loro caso, infatti, il veicolo può essere aggiornato dagli utenti con nuove funzionalità adatte alle proprie esigenze e al suo utilizzo. In pratica, le ambulanze, i veicoli della polizia o altre versioni convertite saranno in grado di integrare applicazioni specifiche.

Un altro esempio in tal senso è quello rappresentato dalle aziende dotate di un proprio sistema operativo. Potranno infatti integrarlo nel sistema multimediale del veicolo in modo da poter inviare in tempo reale al conducente addetto alle consegne informazioni sulla consegna, aggiungendo altri dati rilevanti, come orario, contatti o commenti.
Una soluzione di questo genere, peraltro, rende possibile l’identificazione in tempo reale dell’usura di determinate parti e la diagnosi a distanza. Aprendo la strada a riparazioni anticipate o correzioni dirette. A livello di manutenzione, si tratta in effetti di un notevole vantaggio, riversandosi in una maggiore durata e in prestazioni più elevate.