Situazione vendite auto in Europa sempre più preoccupante. A luglio 2024, le immatricolazioni di vetture nuove sono aumentate solo dello 0,4% a 1,03 milioni. Eppure il 2023 era andato male. L’elettrico in Germania fa crollare tutto: la domanda di full electric si è ulteriormente indebolita nel più grande mercato automobilistico del Vecchio Continente. Le consegne elettriche sono salite in Paesi tra cui Francia e Regno Unito, ma tali guadagni non sono stati sufficienti a compensare un calo del 37 percento in terra teutonica, dice Automotive News.
Un calo rispetto ai livelli ante-crisi, cioè rispetto a luglio 2019, di ben il 22,9%. Nei primi sette mesi dell’anno in cui sono state immatricolate 7.906.191 autovetture con un incremento del 3,9% sullo stesso periodo del 2023, ma con un calo del 19% sulla situazione ante-crisi, cioè sul periodo gennaio-luglio 2019, evidenzia Gian Primo Quagliano, del Centro Studi Promotor.
Zero incentivi, vendite elettriche a picco
Le vendite di veicoli elettrici sono crollate per mesi in Europa, in parte a causa dei governi che hanno ridotto gli incentivi finanziari all’acquisto di auto alimentate a batteria. La Germania ha interrotto bruscamente i sussidi per i veicoli elettrici a metà dicembre e la persistente tendenza al ribasso dell’economia del paese ha pesato sulla spesa dei consumatori. Il calo della domanda sta portando le Case automobilistiche a ridimensionare e rallentare i piani per eliminare il motore a combustione interna.
Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha messo in guardia i marchi sottoperformanti dell’azienda dopo che l’utile netto si è quasi dimezzato nei primi sei mesi dell’anno. Si teme per Maserati.
Mercedes ha anche ridotto le sue previsioni di margine per l’anno e ha abbandonato gli obiettivi a medio termine per le vendite di veicoli elettrici, affermando che la transizione dalle auto a combustione richiederà più tempo del previsto.
Le elettriche interessano sempre meno
“La crescita delle immatricolazioni di veicoli elettrici potrebbe continuare a rallentare, data la mancanza di incentivi e l’interesse dei consumatori oltre i primi utilizzatori”, hanno affermato gli analisti di Bloomberg Intelligence Gillian Davis e Mike Dean in una nota. È il consumatore, sacro e inappellabile, che decide: vuole il termico, il benzina ibrido, comodo e pratico. Non sono le lobby elettriche Ue, i gruppi di potere “verdi” anche nei social a stabilire chi e cosa comprare. Disastro dell’ideologia green. Le vendite di auto a benzina sono diminuite dell’8,4 percento, mentre i veicoli diesel sono scesi dell’11 percento. Gli ibridi sono stati i grandi vincitori del mese, con le immatricolazioni in aumento del 24 percento. Infatti, quasi tutte le Case puntano sul doppio motore: Stellantis, Hyundai, Ford, Toyota da sempre.
Tensione con la Cina
Le prospettive per il mercato europeo dei veicoli elettrici sono ulteriormente complicate dalle tensioni commerciali con la Cina. L’Unione europea ha accusato Pechino di sovvenzionare ingiustamente la sua industria di auto elettriche e ha annunciato ulteriori imposte sui veicoli elettrici importati dal paese. Tali tariffe dovrebbero entrare in vigore entro novembre. I veicoli elettrici hanno rappresentato il 13,6 percento delle vendite, in calo rispetto al 14,5 percento dell’anno scorso. Quindi, Bruxelles vuole l’elettrico, poi sanziona chi fa le elettriche: misteri della burocrazia.
Tutti giù i big, Stellantis il peggiore
Se la quota elettriche scende dal 13,5% di luglio 2023 al 12,1% dello stesso periodo di quest’anno, forte il progresso delle ibride, dal 25,5 al 32% del mercato nel suo complesso. n calo tutti i big. A livello di gruppi, Volkswagen -2,2% (a 229.387 unità), Stellantis -5,2% a 137.012. Renault -1,7% a 88.707, mentre Hyundai scende del 4,9% a 74.724.