L’UE vuole adottare le patenti di guida digitali

Andrea Senatore Foto Autore

La Commissione europea ha presentato un assortimento di proposte mirate alla guida, inclusa una che prevede l’introduzione di una patente digitale. Sarebbe un grande cambiamento, ma la Commissione afferma che “semplificherebbe il riconoscimento delle patenti di guida tra gli Stati membri” e renderebbe “molto più facile la sostituzione, il rinnovo o lo scambio di una patente di guida”.

Patenti digitali per i cittadini europei? L’UE ci sta pensando seriamente

Sebbene le patenti digitali sembrino piuttosto semplici, portarle a compimento è più facile a dirsi che a farsi. In particolare, è necessario raggiungere un accordo sulle specifiche riguardanti l’interoperabilità e la sicurezza, nonché sulle caratteristiche di verifica. Ciò potrebbe richiedere anni, ma la Commissione europea propone che la patente di guida digitale siano la scelta predefinita dopo un “periodo di adattamento” iniziale. Tuttavia, quelle tradizionali non scompariranno poiché la Commissione europea afferma che i conducenti sarebbero  lo stesso in grado di ottenere una patente fisica se ne desiderano una.

Quando le patenti digitali saranno disponibili, saranno accessibili da un telefono cellulare o altro dispositivo digitale e saranno valide in tutta l’Unione Europea. I requisiti minimi per la digitalizzazione di questo importante documento all’interno dell’UE saranno determinati in seguito.

Patente B
La Commissione europea ha presentato un assortimento di proposte mirate alla guida, inclusa una che prevede l’introduzione della patente digitale

Il processo di rinnovo o modifica di questo documento sarà molto più rapido e semplice online. Il sistema digitale renderà inoltre più facile per le persone provenienti da paesi extra UE cambiare la propria patente per guidare all’interno dei confini dell’Unione. Verrà determinato in seguito in quali paesi che fanno parte dell’Unione Europea le licenze ottenute saranno valide e se saranno necessari ulteriori esami o corsi di formazione. Vedremo dunque quali novità arriveranno a proposito di ciò dall’Unione Europea nei prossimi mesi.

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