Gli Stati membri dell’Unione europea hanno deciso venerdì mattina di rinviare il voto per ratificare un divieto a livello europeo sulla vendita di nuovi veicoli con motore a combustione a partire dal 2035, riflettendo il crescente malcontento su una delle misure centrali per raggiungere la neutralità climatica entro la metà del secolo. Il divieto è stato concepito come una transizione graduale e propone che tutte le nuove auto e furgoni venduti nel mercato dell’UE dal 2035 in poi abbiano una riduzione del 100% delle emissioni di CO2, una disposizione che escluderà di fatto tutti quelli che funzionano a benzina e diesel.
L’UE ha deciso venerdì mattina di rinviare il voto per ratificare il divieto alle auto con motore a combustione dal 2035
Bruxelles ha scelto il 2035 come data limite perché la vita media dei veicoli è di 15 anni e il Green Deal mira a rendere l’intera economia CO2 neutrale entro il 2050. Il voto di venerdì degli ambasciatori Ue doveva essere una mera formalità dopo che i due colegislatori del blocco, il Consiglio Ue e il Parlamento europeo, avevano raggiunto in ottobre un accordo provvisorio che manteneva intatta la scadenza del 2035.
Il mese scorso il Parlamento ha approvato la legge con uno stretto margine di 340 eurodeputati a favore e 279 contrari. La legislazione è stata poi trasmessa agli ambasciatori per il via libera finale. La Germania si è inaspettatamente opposta al voto previsto dall’UE per vietare ufficialmente i veicoli a combustione entro il 2035, mettendo in dubbio il suo sostegno alla legge e come influenzerà l’industria, in particolare non spiegando adeguatamente come sarà regolato l’uso degli e-fuel.
Il Parlamento europeo, la Commissione e i membri dell’UE hanno lavorato per mesi di negoziati lo scorso anno prima di concordare una legge potenzialmente rivoluzionaria che vieterebbe la vendita di nuove auto a combustione entro il 2035. Vedremo dunque che novità arriveranno in proposito nel corso dei prossimi giorni.
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