Il mercato automobilistico europeo sta attraversando un periodo molto complicato. La transizione all’elettrico in Europa non prosegue come previsto e le auto elettriche continuano a registrare numeri negativi, il che non garantisce un futuro roseo e la possibilità di fare piani a lungo termine. Per questo motivo, Italia e Germania intendono lottare chiedendo la revoca del divieto di vendita di auto a benzina e diesel dal 2035. Il rischio è quello di far collassare l’intero mercato europeo, stendendo il tappeto rosso ai produttori cinesi. Secondo Luca de Meo, amministratore delegato di Renault e presidente di ACEA, c’è però un problema ancora più urgente da affrontare, che potrebbe pesare molto sulle tasche delle aziende.
Luca de Meo preoccupato i limiti delle emissioni CO2: senza la vendita di auto elettriche, toccherà pagare multe per 15 miliardi di euro
Secondo de Meo, infatti, le aziende automobilistiche europee rischiano multe fino a 15 miliardi di euro per le emissioni di CO2 eccessive dovute alla scarsa richiesta di auto elettriche. Nel 2025 queste normative diventeranno più stringenti, con il limite massimo delle emissioni medie delle vendite di nuovi veicoli che scenderà da 116 grammi/km del 2024 a 93,6 grammi/km nel 2025. Per raggiungere questo obiettivo, sono fondamentali le vendite di auto elettriche, che però proseguono a rilento.
“Al momento le vendite di auto elettriche rappresentano la metà di quella di cui avremmo bisogno per raggiungere gli obiettivi che ci consentirebbero di non pagare le multe”, ha dichiarato de Meo. “Se le vendite dei veicoli elettrici proseguiranno con questa media, l’industria europea dovrà pagare 15 miliardi di euro di multe o rinunciare alla produzione di oltre 2,5 milioni di veicoli”. Un’ulteriore batosta, in entrambi i casi, che potrebbe mettere in ginocchio le case automobilistiche, già in difficoltà per gli investimenti sulle tecnologie per auto elettriche.
Il superamento dei limiti di CO2 comporta multe pari a 95 euro per ogni grammo di CO2 in eccesso per ogni km, che va moltiplicato per il numero di veicoli venduti. Risultato? Centinaia di milioni di euro bruciati. Secondo de Meo, tutti si stanno concentrando sul 2035, quando ci sono, al momento, altre questioni da risolvere: “Parlano tutti del 2035, tra 10 anni, ma dovremmo discutere del 2025 perché siamo già in difficoltà. Dobbiamo avere più flessibilità. Stabilire scadenze e multe senza essere in grado di renderle flessibili è molto pericoloso”.