Il divieto di vendita di nuove auto con motore a combustione interna, programmato per il 2035, continua a generare dibattiti. Questa transizione non interessa solo l’industria automobilistica, che deve affrontare ingenti investimenti, ma coinvolge anche la sfera politica. Ursula von der Leyen, recentemente rieletta, ha ribadito la scadenza del 2035, lasciando però aperto uno spiraglio per i veicoli con motore a combustione che utilizzino carburanti sintetici. Queste affermazioni hanno riacceso le discussioni sul tema, con la Lega che ora ne chiede l’annullamento, a cui seguono le dichiarazioni di Adolfo Urso, ministro del Made in Italy.
Stop alla vendite di auto a combustione dal 2035 causerà gravi danni economici
La Lega si prepara a richiedere l’annullamento del divieto di produzione di motori a benzina e diesel previsto per il 2035. Il partito guidato dal ministro Matteo Salvini sostiene che l’interruzione della loro produzione stia già provocando danni all’economia europea, senza garanzie di ottenere miglioramenti ambientali. In una nota ufficiale, il partito evidenzia che la questione della revoca del divieto è oggetto di discussione anche in Germania, sottolineando la portata del dibattito. Tra l’altro, proprio in Germania aumenta la preoccupazione in seguito all’annuncio di Volkswagen sul rischio di chiudere due stabilimenti.
Le perplessità riguardo questa decisione, condivise anche da altri paesi europei, emergono in un contesto di rallentamento delle vendite di veicoli elettrici. L’opzione degli e-fuel potrebbe rappresentare un valido compromesso, offrendo ai costruttori automobilistici una transizione più graduale e meno “pesante” in termini economici. Tuttavia, l’ostacolo principale al momento è rappresentato dai costi eccessivamente elevati dei carburanti sintetici.
È necessaria una rapida decisione riguardo le politiche da adottare dal 2035 in poi. Nel caso si optasse per i carburanti sintetici, sarebbe fondamentale accelerarne lo sviluppo per renderli un’alternativa accessibile a tutti. Eventuali modifiche alla normativa che vieta i motori a combustione interna dal 2035 potrebbero essere introdotte entro il 2026, anche se Adolfo Urso chiede che ne sia discusso già nei primi mesi del 2025. L’intenzione della Lega comunque è chiara: abrogazione totale della legge in questione.