Il mercato delle auto elettriche in Europa vedrà presto scontrarsi la Dacia Spring, al momento l’auto a batteria più economica, e la nuova arrivata Leapmotor T03, che sbarca nel Vecchio Continente grazie alla collaborazione tra la casa automobilistica cinese e Stellantis. L’auto elettrica della casa automobilistica rumena potrebbe presto avere difficoltà, in quanto l’opzione offerta da Leapmotor International, la joint venture di Stellantis e il produttore cinese, è molto allettante.
Leapmotor T03 vs Dacia Spring: dimensioni e spazio interno
La maggiore lunghezza della Dacia Spring le dà un vantaggio rispetto alla sua rivale in termini di dimensioni e spazio interno utile. La Spring misura 3,70 metri di lunghezza, 1,58 metri di larghezza e 1,48 metri di altezza, con un passo di 2,42 metri. La T03, invece, misura 3,62 metri di lunghezza, 1,65 metri di larghezza e 1,57 metri di altezza, con un passo di 2,40 metri. Entrambe omologano quattro posti all’interno.
Queste cifre si notano soprattutto nella capacità del bagagliaio: la Dacia dichiara 308 litri, che arrivano a 1.000 litri con i sedili posteriori abbattuti, mentre la Leapmotor T03 dichiara 210 litri e 508 litri quando si abbattono gli schienali posteriori. Un punto per l’auto elettrica parte del Gruppo Renault.
Mentre la Dacia Spring opta per linee più squadrate e fari più allungati a forma di Y, la Leapmotor T03 ha forme più morbide, per quanto lo permettano le sue dimensioni contenute, con fari più arrotondati. La Spring, tuttavia, offre una gamma di colori disponibili superiore: 10 contro le 3 tonalità in cui è disponibile la T03.
Tecnologia e motori
Entrambi i modelli offrono la classica disposizione della strumentazione digitale e lo schermo centrale touch, quest’ultimo da 10 pollici in entrambe le auto, con strumentazione da 8 pollici per la Leapmotor T03 e 7 pollici per la Dacia Spring. La disposizione interna è molto diversa, con quest’ultima che punta su uno schermo flottante, con maggiore presenza di pulsanti. Nel caso dell’auto del marchio cinese, questo si trova sotto le bocchette dell’aria centrali e ha una console centrale più semplice e minimalista.
Entrambi i veicoli sono molto ben equipaggiati. Tuttavia, la Leapmotor T03 non dispone di un elemento importante, ovvero la connettività Android Auto e Apple CarPlay, che invece la Dacia Spring offre.
Per quanto riguarda i motori, la Leapmotor T03 gioca in vantaggio: ha solo una versione disponibile, con 95 CV, trazione anteriore e una batteria agli ioni di litio da 37,3 kWh di capacità. La sua autonomia WLTP è di 265 chilometri, che diventano 395 km nel ciclo urbano, mentre la batteria supporta ricariche in corrente alternata fino a 6,6 kW e in corrente continua fino a 45 kW.
La Dacia Spring, invece, ha una gamma un po’ più varia, ma con cifre peggiori: 45 o 65 CV di potenza, con una batteria da 26,8 kWh e un’autonomia massima di 225 chilometri nel ciclo WLTP. La ricarica supporta fino 7 kW in corrente alternata e 30 kW in corrente continua (opzionale ad un costo aggiuntivo di 600 euro) nella versione più potente. Punto per la Leapmotor T03.
Prezzi
Entrambi i modelli possono vantare di prezzi molto accessibili. È chiaro che è a questo punto il cliente dovrà decidere se optare per una un’auto più potente e con più autonomia, come quella della Leapmotor T03, o dimensioni maggiori e un equipaggiamento tecnologico superiore come nella Dacia Spring.
L’opzione meno potente della Spring, modello peraltro prodotto in Cina, viene proposta a partire da 17.890 euro, mentre la versione da 65 CV costa 1.000 euro in più. La Leapmotor T03, che sarà assemblata nello stabilimento Stellantis in Polonia, “casa” anche dell’Alfa Romeo Junior, viene offerta a partire da 18.990 euro.
A parità di prezzo, la Leapmotor T03 include di serie il climatizzatore, lo schermo touch da 10 pollici con navigatore, alzacristalli elettrici, telecamera posteriore, cruise control adattivo, freno a mano elettrico, specchietti retrovisori esterni regolabili elettricamente e sensori di parcheggio posteriori. Da parte sua, la Dacia Spring include lo schermo con navigatore, l’integrazione con smartphone, gli alzacristalli elettrici, il cruise control e i sensori di parcheggio posteriori. Questa volta a chi va il punto?