Stellantis ha deciso: le Leapmotor non saranno rimarchiate Fiat. Il numero uno del Gruppo, Carlos Tavares, non punta al rebranding, così le cinesi in Italia manterranno il loro nome originale. Niente Fiat T03 e C10, neppure Leap T03 e C10 come in Cina, ma proprio Leapmotor T03 e C10. Zero italianizzazione di Leapmotor. Pertanto, Stellantis resta proprietaria per il 21% della Casa orientale grazie a un’operazione da 1,5 miliardi di euro: è stata creata la società di diritto olandese Leapmotor International. Abbiamo una una joint venture col 51% agli occidentali e il 59% all’azienda del Paese del Dragone.
Quali vetture cinesi con Stellantis
Le macchine verranno vendute in Italia tramite la rete Stellantis. Poi in Sud America, in Medio Oriente e in India. Non solo T03 e C10, in Italia a settembre, presto assemblate anche nel Vecchio Continente (non si sa dove), quindi una Suv media, una hatchback B e una hatchback C. Infine nel 2027 una B-Suv. Per adesso, zero auto Leapmotor fatte a Mirafiori o altrove in Italia.
Il futuro dirà tutto di Leapmotor
Ci si domanda se questa sia una strategia vincente. Magari le Leapmotor a marchio Fiat potrebbero avere più successo, in quanto gli italiani si fidano del brand italiano. Basti vedere il successo eterno della Panda. Ricordiamo che la T03 è una compatta elettrica del segmento A per l’uso urbano, con un’autonomia WLTP dichiarata di 265 km (dentro ha spazio da segmento B). Mente la C10 è una Suv elettrica da segmento D e dotazione premium, con percorrenza ufficiale di di 420 km. D’altronde, anche Zhu Jiangming, fondatore, presidente e CEO di Leapmotor, crede molto nella sua creatura: la partnership ci darà un ulteriore impulso per diventare un’azienda produttrice di veicoli elettrici intelligenti riconosciuta in tutto il mondo, ha detto.