Stellantis e Leapmotor sarebbero propensi ad assegnare la produzione del SUV elettrico B10 a uno degli impianti del gruppo automobilistico in Spagna: Figuerelas, Saragozza (Aragona). La Reuters riporta questa indiscrezione. La rete produttiva iberica avrebbe superato i siti di Germania e Polonia. Per tre motivi.
Uno, Madrid contro i dazi
Inoltre, Madrid ha detto no alle tariffe contro il Celeste Impero, che in cambio la vede di buon occhio affinché nella penisola si creino lavoro e indotto. In ogni caso, zero dazi UE elettriche anti Pechino, perché Bruxelles punisce solo le full electric Made in China, e questa sarà Made by China. Nel ventaglio, altre due soluzioni: Madrid e Vigo (Galizia).
Due: Leapmotor, Stellantis e i soldi pubblici in Spagna
Se Leapmotor scegliesse la Spagna per la B10, avrebbe diritto a sussidi statali. Come premio del governo a chi si rifornisce di componenti da fornitori iberici. Il via alla produzione di massa del veicoli nel primo trimestre 2026.
Tre: energia
La fabbrica tedesca di Eisenach ha costi produttivi troppo alti: fa paura il prezzo dell’energia, che d’altronde penalizza anche tutte le Case tedesche. A Tychy in Polonia, in effetti si assembla la T03. Ma Varsavia ha detto sì ai dazi anti elettriche Made in China. Pechino ha bloccato tutti gli investimenti delle sue aziende nei Paesi europei che hanno appoggiato l’introduzione delle barriere contro il Dragone: stessa sorte per l’Italia. Che fra Stellantis e cinesi desiderava arrivare a un milione di auto prodotte nel Paese ogni anno. In realtà, siamo lontanissimi da quei numeri. Sorte analoga per Trnava, in Slovacchia.
Alla fine, essersi allineati ai voleri di Bruxelles sui dazi anti Cina porta vantaggi (forse, da dimostrare) sul breve periodo, però paralizza gli investimenti del colosso orientale: siccome le Case europee non navigano nell’oro, le prospettive sono cupe. Di qui le voci sulla conversione industriale: armi per la difesa anti Russia (così come l’UE vuole) anziché auto.

Paradiso automotive Spagna
Per Leapmotor e per altri cinesi la Spagna è un Paradiso perché qui l’energia è low cost: quale il trucco? Il massiccio ricorso alle fonti rinnovabili e al nucleare. Inoltre, Madrid non è strettamente legata al mercato unico europeo. E ha ricevuto il sì da Bruxelles per piazzare un tetto al prezzo del gas. Di riflesso, l’elettricità viaggia a prezzi non da infarto. Tutto questo in Italia non c’è: non compriamo più il gas dalla Russia, per punirla e indebolirla; acquistiamo gas da altri Paesi (che magari prendono l’oro blu da Mosca) e anche dagli USA.
Jean-Philippe Imparato è stato chiaro
Jean-Philippe Imparato, responsabile operativo della regione europea Stellantis, l’ha detto chiaro e tondoin Parlamento, in occasione dell’audizione del presidente John Elkann. In Italia, i costi sono il triplo di quelli spagnoli.
Ed ecco perché, aggiungiamo noi, si sceglie l’estero: vedi Serbia. Altrimenti, i listini delle auto nuove di tutti i Gruppi auto (già altissimi) volerebbero. Inoltre, in Spagna la manodopera ha costi più bassi. Senza contare che gran parte dei sussidi governativi UE confluiscono nell’auto. Non per nulla, il leader mondiale della batterie, la cinese CATL, punta alla Gigafactory spagnola, magari con Stellantis, proprio a Saragozza.