L’e-Power della Nissan il futuro dell’azienda giapponese?

Mirko Elia Autore Automotive
Sembra che Nissan abbia deciso di non produrre più motori a combustione interna grazie all’e-power
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Il e-Power sarà la stella cometa del nuovo corso dell’azienda giapponese? Nissan ha deciso di non investire più denaro nella costruzione di motori a combustione interna, abbandonando quindi sia la benzina sia il gas. Potrebbe essere una scelta rivoluzionaria anche perché Toyota, Mazda e Subaru, tre colossi mondiali nella produzione di veicoli, hanno deciso di unire le forze per la creazione di motori a combustione interna (ICE) di prossima generazione.

Nissan sembra invece propensa ad abbandonare completamente questa tecnologia e a chiarire bene la situazione è François Bailly, vicepresidente senior e responsabile della pianificazione per la regione Africa, Medio Oriente, India, Europa e Oceania (AMIEO), che ha dichiarato a un giornale specializzato australiano l’intenzione dell’azienda di abbandonare la tecnologia dei motori a combustione interna a favore dell’elettrico e dell’ibrido elettrico. Una vettura elettrica ed ibrida elettrica ha una serie di importanti vantaggi, uno dei quali è il pagamento del bollo.

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Come funziona il e-Power?

Il Nissan e-Power è una tecnologia proprietaria creata dall’azienda del Sol Levante per la creazione di automobili ibride. Si tratta di una soluzione abbastanza particolare in cui il motore a combustione viene adoperato per ricaricare la batteria e non per far muovere le ruote. Si parla quindi di un motore a rotazione che è stato già preso in considerazione in vari modelli. Non vi sono quindi problemi di autonomia, ma le novità non finiscono qui. Nissan ha l’intenzione di portare l’efficienza termica di un motore a combustione fino a un ragguardevole 50%. In realtà, si parla di un progetto su cui Nissan sta lavorando da ormai alcuni anni, annunciando il raggiungimento di questa soglia durante i test ben tre anni fa, nel 2021. I suoi diretti concorrenti giapponesi sembrano essere ancora ben lontani da quel risultato. C’è quindi una grande competizione in questo settore con le altre aziende automobilistiche giapponesi.

Il cambio di rotta non può essere una messo completamente in pratica da subito

Bailly ha però tenuto a ricordare che questa rivoluzione firmata Nissan non avverrà da un giorno all’altro, poiché si dovrà adattare ai vari mercati del mondo. Basta pensare che in mercati come quello africano possono circolare senza alcun problema le auto Euro 2. Ciò significa che l’unica possibile soluzione è il passaggio graduale oppure a macchia di leopardo, tenendo presente che ogni area del mondo ha delle caratteristiche peculiari che devono essere prese in considerazione per non perdere quote di mercato e rischiare di perdere denaro. Comunque questa scelta sembra essere molto interessante visto i dati di mercato delle auto elettriche ed ibride elettriche di aprile 2024.

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