Dacia Duster Dacia Duster

Le Dacia sono anche sicure? Il verdetto è chiaro

Quanto sono sicure le auto della Dacia? Il verdetto delle associazioni di settore non lascia granché spazio alle repliche.

Il successo della Dacia lo vediamo ogni giorno. Basta uscire di casa e qualche suo modello parcheggiato nelle vicinanze lo troveremo sicuramente. E non c’è niente di meglio di questa prova empirica per capire quanto sia entrata nelle grazie degli italiani. Da quando il piano Renaulution è stato avviato nel 2021 la compagnia rumena non ha sbagliato un colpo. Grazie a una politica mirata, improntata più sulla sostanza che sulla forma, il produttore ha scalato le gerarchie di mercato. Al punto di soffiare delle preziose quote di mercato alla realtà numero uno della nostra penisola, la Fiat. Mentre la line-up del Lingotto scarseggia di interessanti proposte, sul fronte opposto la gamma presenta tante proposte interessante.

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Concepite secondo vari stili di carrozzeria, le varie Dacia approdate nei punti vendita condividono lo spirito. Il pragmatismo è una dote immancabile in qualsiasi produzione, che si fregia di prezzi parecchio competitivi. Merito pure della possibilità di attingere dal gruppo di cui fa parte. In tal modo si riducono le spese, con evidenti vantaggi economici che arrivano fino alla clientela. L’esempio della Spring calza a pennello, l’elettrica più low cost in assoluto tra quelle disponibili nel Vecchio Continente. Nessuno ne regge il paragone, nemmeno le vetture cinesi, sulle quali l’Unione Europea ha aperto un’indagine antidumping negli scorsi giorni.

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Occhio, però, a sottovalutare le doti di sicurezza. Se pensiamo a proposte accessibili di solito diamo per scontato che corrisponda una qualità mediocre. Nel caso della Dacia non è così. Lo sancisce Altroconsumo: l’associazione italiana a tutela dei consumatori, ha deciso di assegnare il punteggio di 5 stelle. L’analisi della frequenza di intervento presso officine autorizzate (esclusi quelli provocati da incidenti stradali) e dell’opinione degli acquirenti stessi ha portato al massimo riconoscimento. Difatti, sono i veicoli meno soggetti ai guasti e ciò ne giustifica il giudizio più lusinghiero. Purtroppo, però, altrove esprimono pareri meno positivi, nello specifico in Germania, dove TÜV Sud, l’associazione tedesca certificante la qualità dei prodotti, ha bocciato quattro modelli su dieci. Nella fattispecie, le Dokker, Duster, Logan e Sandero figurano nelle posizioni basse della graduatoria.

A ogni modo, il massimo banco di prova rimangono i crash test Euro NCAP, divenuti sempre più severi negli ultimi anni. Al momento si contano tre differenti tipologie di modelli Dacia messi sotto sforzo. Il verdetto, come andremo a vedere, è divisivo, che servono da stimolo affinché la qualità costruttiva venga ancor più incrementata.

Dacia Duster (2017) – Tre stelle

Dacia Duster

Alla pari del 2011, pure nel 2017 Dacia Duster conferma le tre stelle. La seconda generazione ottiene il 71 e il 68 per cento di gradimento rispettivamente come protezione di adulti bambini. Anni luce dai migliori della categoria. Peggio il 57 per cento dei pedoni e il 37 per cento in merito alla tecnologia di sicurezza. Dispositivi quali la frenata emergenza autonoma e l’assistenza al mantenimento della corsia non sono disponibili. Invece, il monitoraggio degli angoli ciechi è proposto soltanto sugli allestimenti Journey ed Extreme SE, con specifiche superiori.

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Euro NCAP osserva che l’abitacolo è rimasto stabile nella prova d’impatto frontale disassato. Tuttavia, risente nel test della barriera rigida a tutta larghezza, poiché i valori di lesioni alla testata hanno segnalato una scarsa protezione. Per quanto riguarda il test della barriera laterale, Dacia Duster ha fornito delle risposte soddisfacenti in ciascuna delle aree critiche del corpo e, pertanto, ha conseguito la valutazione massima.

Anche nella prova di urto laterale contro un palo, la protezione del torace si è rivelata adeguata, mentre quella delle altre aree del corpo era buona. La Dacia Duster (che nel 2026 o nel 2027 avrà anche una variante Mini) non è riuscita a conseguire il massimo del punteggio a causa della mancanza di ausili alla guida avanzati, tipo il sistema Lane Assist e la frenata di emergenza autonoma.

Dacia Sandero (2021) – Due stelle

Dacia Sandero auto straniera Italia

Non va oltre le due stelle la Sandero nell’allestimento Stepway. Il punteggio nella sicurezza degli occupanti adulti è del 70 per cento, in quella dei bambini del 70 per cento. Nell’impatto con pedoni e nei sistemi di sicurezza non va, rispettivamente, oltre il 41 e il 42 per centro.

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In caso di urto frontale regge bene, ma entrambi gli occupanti potrebbero ferirsi a ginocchia e femori, mentre il livello di pressione sul torace è medio. Nel test di speronamento laterale a 60 km/h viene considerata media, mentre convince nel crash test del palo. Se il colpo di frusta sui posti anteriori gode di apprezzamenti, convince meno quello della panca posteriore. Eccessiva la pressione sul collo e il torace per il bambino di 10 anni. S

carna è la dotazione tecnologica. Nemmeno la frenata autonoma soddisfa a pieno gli esaminatori, giacché incapace di riconoscere ciclisti e pedoni. Si fa sentire l’assenza della telecamera del mantenitore di corsia e del monitoraggio della stanchezza dell’automobilista.

Dacia Logan (2021) – Due stelle

A due stelle chiude altresì la Dacia Logan, con gli stessi valori attribuiti conferiti alla Sandero, vale a dire: 70 per cento passeggeri per gli adulti, 72 per cento per i bambini, 41 per cento per i pedoni, 41 per cento per la sicurezza attiva. Il rapporto è lo stesso, perciò, anziché ripeterci, preferiamo passare in rassegna la spiegazione della Dacia dei bassi score totalizzati. Il numero uno del brand rumeno, Deni Le Vot, ha imputato i pochi sistemi di sicurezza attiva al loro costo.

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Contemplare un ricco pacchetto avrebbe significato alzare il prezzo di listino, mentre il loro proposito è quello di fornire veicoli anche a chi ha un budget ridotto. Sul mantenimento della corsia, si sono limitati a toglierlo dato il responso di diversi conducenti, che lo disabilitano. Siccome comprendere la propensione delle persone a gestire da sole certe situazioni, non pensano ve ne fosse l’esigenza.

Dacia Jogger (2022) – Una stella

E adesso veniamo alle vere note dolenti. Perché se i modelli indicati in precedenza non hanno brillato, accontentandosi della mediocrità, c’è chi proprio è stato parecchio penalizzato. Nella sezione Safety Assist riceve il 39 per cento, malgrado la frenata automatica sia piaciuta abbastanza (4,5 punti su un massimo di sei). Stroncata è altresì la protezione degli utenti vulnerabili della strada, sia a causa dell’Aeb sia per via della cura ritenuta insufficiente in certe aree di impatto a livello di testa e bacino. Tra il sufficiente e il discreto si collocano, al contrario, le aree adulti (70 per cento) e bambini (69 per cento).

Dacia Spring (2021) – Una stella

Molto male anche la Dacia Spring, che non si salva in nessuna delle quattro categoria, con: il 49 per cento per gli adulti, il 56 per cento per i bambini, il 39 per cento per gli utenti vulnerabili della strada, il 32 per cento per il sistema di sicurezza. Basata sulla Renault Kwid, modello destinato alla Cina, la prima elettrica del brand paga la protezione di una stella attribuita alla protezione di torace, cranio e collo. In aggiunta, i tester hanno definito difficile aprire le portiere in seguito all’impatto. E non aiuta neppure la dotazione ridotta all’osso dei sistemi di sicurezza.

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