Le auto elettriche km zero dicono la verità: fake vendite full electric

Ippolito Visconti Autore News Auto
Ma quale mercato in rialzo: in Italia, le elettriche erano, sono e saranno una micro nicchia ridicola.
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Qualche esaltato fanboy elettrico ha ingenuamente esultato per un mini aumento nelle vendite di auto elettriche in Italia a settembre 2024, ma ora la realtà delle km zero full electric distrugge il castello di carta degli influencer in malafede. Massimo Artusi, presidente di Federauto, è perentorio. La normativa europea in materia di Green Deal Automotive prevede pesantissime multe per i costruttori fuori target nelle emissioni di CO2, questo induce i car-maker a forzare la fabbricazione di elettriche che il mercato non assorbe. I dati sulle immatricolazioni distorcono la realtà effettiva del mercato: più di 50 auto a batteria su 100 sono immatricolate, obtorto collo, dai concessionari con ingenti oneri finanziari di stock e di obsolescenza causata dal prolungato stop dell’invenduto. Poi, pesa l’assegnazione d’ufficio ad alcuni dealer di veicoli non ordinati e non abbinati a un cliente finale.

La bufala dell’elettrico

Le auto elettriche erano, sono e saranno una micro nicchia ridicola. Occhio pertanto alla bufala dell’elettrico che cresce, alla fake news del full electric in rialzo. Non solo: c’è stata la forte eco dei bonus statali, con immatricolazioni tardive causa consegne eseguite solo a inizio settembre 2024.

Dramma venditori

Oltre al disastro delle fabbriche auto che chiudono, all’infinita inquietudine per i disoccupati, all’indotto devastato, c’è il dramma dei venditori: la filiera distrutta dal Green Deal dell’Unione europea. Se tali norme non saranno modificate entro il 2025, i costruttori finiranno per trasferire l’onere di smaltire prodotti difficili da commercializzare sui concessionari: lo dice Artusi. I venditori potrebbero non essere più in grado di svolgere la naturale funzione di mercato. Vedi l’appello rivolto dalle associazioni europee dei concessionari Stellantis al presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

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Meno termiche

Per non incorrere nelle pesanti sanzioni previste dal 2025, i produttori finiranno per ridurre la produzione di vetture con motore a combustione. Alzeranno magari i listini. Così la media emissioni scenderà. Risultato: consumatore davvero massacrato. Ha auto termiche carissime, vetture elettriche care come il fuoco, un usato con prezzi stellari. Un cocktail Green indigesto. Effetto Cuba in Italia, con macchine vecchie, molto inquinanti, insicure. Mentre la Cina ride di gusto e dice ai politici di Bruxelles: grazie.

La legge è chiara

Il regolamento europeo 2019/631  dice che la quantità media di CO2 emessa dalla flotta di un costruttore la si calcola basandosi sulle auto di quel immatricolate nell’anno considerato. Conta solo se sono state immatricolate. Di conseguenza, le Case premono sui concessionari affinché questi immatricolino più BEV possibile per abbassare il livello di CO2 medio della flotta. Se vai in uno showroom, trovi le elettriche con la targa. Quelle senza vengono proposte come km 0: hanno una immatricolazione. Poi la vettura sta lì mesi o anni, ma è immatricolata, in attesa di essere venduta.

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